Un boom di ingressi alla rievocazione storica tenutasi alla Villa di Poppea per la Giornata Internazionale della Donna.
Gli itinerari guidati, gratuiti, nella villa di Poppea con un approfondimento sul matrimonio nell’antica Roma, hanno ottenuto un notevole successo. Le scene di rievocazione storica sono state ben quattro. La sposa ha depositato la bambola, ricordo dell’infanzia, simbolo della verginità, nel larario e che prima del matrimonio veniva deposta sull’altare della dea Venere; le ornatrices hanno pettinato la sposa e le hanno adornato le chiome con una coroncina di fiori su cui poi hanno poggiato il flammeum, il velo arancione; lo sposo col suo corteo di parenti e amici è andato incontro alla sposa. Entrambi hanno poi firmato il contratto di matrimonio imprimendo un sigillo nella tabula cerata.
Poi si è svolta l’ultima scena. La pronuba, la matrona, la donna già sposata, ha unito le mani destre degli sposi e si è conclusa così la prima parte del matrimonio. Inoltre i vistatori hanno potuto ammirare anche le bellezze della Villa di Poppea, la domus della moglie di Nerone, come gli affreschi di secondo, terzo e quarto stile, ma anche sculture che sono molte e belle. Tutti si sono calati nell’atmosfera antica ”. Lo ha affermato Mirella Azzurro, Presidente Archeoclub d’Italia di Torre Annunziata.
Fondamentale il contributo del Gruppo Oplontino di rievocazione storica ma anche dell’Associazione Ospitalità Diffusa
“Noi raggruppiamo strutture ricettive del vesuviano e operatori turistici. Cerchiamo di fare attività di promozione e di accoglienza degli ospiti – ha dichiarato Aldo Avvisati, Presidente di AreVod, l’Associazione Ospitalità Diffusa – e tengo a dire che la fruizione del patrimonio culturale ma anche del patrimonio paesaggistico contribuisce in maniera notevole al turismo dei nostri territori. Noi ci crediamo e crediamo nelle sinergie sul territorio vesuviano”.