Non ce l’ha fatta il ciclista 46enne che lo scorso sabato 8 marzo, alle 7 del mattino, era stato travolto da un’ambulanza adibita al servizio dialisi mentre percorreva la corsia riservata di via Nuova Marina, in direzione via De Gasperi. L’impatto è avvenuto in prossimità del varco Pisacane, dove il mezzo sanitario, che procedeva nella stessa direzione, ha investito la vittima.
Con questo tragico evento, il Comune di Napoli ha reso noto che si tratta della sesta vittima di incidenti stradali avvenuti in città dall’inizio del 2025.
Le condizioni critiche della vittima
A seguito dell’incidente, il ciclista è stato trasportato d’urgenza all’Ospedale del Mare, dove è stato ricoverato in prognosi riservata. Sin dai primi momenti, le sue condizioni sono apparse estremamente gravi, con lesioni che non hanno lasciato molte speranze ai sanitari.
Napoli incidente in via Marina: ambulanza travolge ciclista, 46enne grave
Intervento della Polizia Locale
Sul luogo dell’incidente è immediatamente intervenuta la sezione Infortunistica Stradale della Polizia Locale di Napoli, che ha avviato gli accertamenti per ricostruire la dinamica dell’impatto. Le autorità hanno sequestrato sia la bicicletta a pedalata assistita che l’ambulanza coinvolta nell’incidente e hanno sottoposto il conducente del mezzo sanitario a verifiche urgenti per accertare un’eventuale condizione di alterazione al momento dell’accaduto.
Il decesso e l’autopsia
Dopo alcuni giorni di lotta tra la vita e la morte, il ciclista è purtroppo deceduto. La notizia del decesso è stata confermata nella giornata odierna. Immediatamente, il pubblico ministero di turno è stato informato dell’accaduto e ha disposto la messa a disposizione della salma, per un’eventuale autopsia, che potrebbe fornire ulteriori elementi per le indagini.
La donazione degli organi
Nonostante il tragico epilogo, un gesto di generosità ha accompagnato l’ultima decisione della famiglia della vittima. I parenti del 46enne hanno infatti dato il loro consenso alla donazione degli organi, permettendo così che il dramma vissuto possa dare speranza ad altre persone in attesa di trapianto.