Potrebbe essere davvero la volta buona per dire addio agli allagamenti che da anni colpiscono via Ripuaria, tra Castellammare di Stabia, Pompei, Scafati e Torre Annunziata. La Regione Campania ha infatti stanziato 23 milioni di euro per il dragaggio del tratto finale del fiume Sarno, un intervento strategico che punta a prevenire le esondazioni in una delle aree più fragili dal punto di vista idraulico.

Il progetto, presentato dalla Rtps Proger Spa, ha ottenuto l’approvazione della Conferenza di Servizi, nonostante le osservazioni sollevate dal Parco Regionale del fiume Sarno e dal Comune di Scafati. Le istituzioni coinvolte hanno chiesto garanzie sul rispetto di precise condizioni: smaltimento dei rifiuti, ripristino delle strade, salvaguardia della fauna locale e contenimento dell’inquinamento acustico.

Il via libera ottenuto apre ora la strada all’avvio concreto dei lavori, che consisteranno nella rimozione di migliaia di tonnellate di sedimenti accumulati nel letto del fiume. Un’operazione complessa, che durerà probabilmente diversi mesi, ma che è considerata fondamentale per aumentare la capacità del Sarno di contenere le piene, riducendo il rischio di esondazioni nei comuni limitrofi.

Un traguardo atteso in particolare alla periferia stabiese, dove ogni pioggia abbondante trasforma via Ripuaria in un fiume impraticabile, isolando interi quartieri e provocando danni a case, terreni agricoli e aziende. Intere famiglie e operai restano regolarmente in ostaggio dell’acqua, costretti a convivere con disagi cronici.

La Regione ha annunciato l’intenzione di avviare i lavori entro la primavera 2025. Parallelamente, proseguono le operazioni per migliorare la qualità delle acque e la vivibilità dell’area stabiese: l’estate scorsa è stata festeggiata la ritrovata balneabilità della costa, grazie anche ai progressi sul collettore di Gragnano, ormai quasi completato.

Una volta attivo, il collettore risolverà anche il problema degli scarichi fognari in villa comunale, convogliando le acque reflue verso il depuratore di Foce Sarno. La prossima estate, quindi, sarà possibile fare il bagno non solo in via De Gasperi e a Pozzano, ma anche nel tratto della villa comunale, storicamente critico.

Resta tuttavia ancora aperta la battaglia contro gli scarichi abusivi nel fiume Sarno: macroinquinanti che continuano a finire in mare a causa della mancata attivazione della griglia di contenimento alla foce. Un nodo da sciogliere per garantire una tutela ambientale davvero completa.

Sarah Riera

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