Volla al voto e corsa al candidato, al programma per convincere gli elettori e ridare un governo alla città. Tra i tanti spettatori, ma non troppo, c’è anche il Senatore Sergio Vaccaro, al momento lontano dalla politica, ma con le idee ben chiare su chi oggi, a guardare lo scacchiere locale dei candidati e delle forze politiche, possa conquistare il suo voto e la sua fiducia.
Senatore, lei ha avuto un ruolo di rilievo come Senatore della Repubblica dal 2018 e sappiamo che tutt’oggi continua ad avere relazioni con gli ambienti politici e ministeriali. In merito alle sue scelte politiche, è stato tra le centinaia di parlamentari che decisero di uscire dal M5S. Si è pentito?
Intanto, grazie per l’opportunità di confronto. Sì, in effetti continuo ad avere rapporti con tutti, per il semplice fatto che nella mia vita ho sempre cercato di costruire e soprattutto mantenere rapporti solidi con le persone che meritano di essere nell’elenco dei miei amici. Quelli che non hanno voluto esserci sicuramente non sentiranno la mia assenza, né tanto meno sentirò la loro. È una domanda che meriterebbe una lunghissima discussione. Sicuramente mi dispiace per come è andata a finire, ma non vorrei che la mia risposta venisse strumentalizzata o male interpretata. “Mi avvalgo della facoltà di non rispondere.”
Oggi non è iscritto a nessun partito; potremmo definirlo un cittadino libero di dire e fare ciò che ritiene giusto, senza interessi di alcun tipo. Pensa di rientrare in futuro?
Sì, in effetti non sono iscritto a nessun partito politico, in quanto ho voluto prendermi una pausa e fare le valutazioni del caso prima di prendere una decisione. Nessun medico mi ha prescritto di fare politica. Se ci sono le condizioni, bene; altrimenti lascio che siano gli altri, molto più bravi di me, a percorrere questa strada. Anche se resto un riferimento politico – solo per alcuni, per fortuna – mi sento sicuramente una persona libera di criticare e acclamare chi voglio. Al futuro non ci penso; preferisco occuparmi del presente. Il futuro di ieri è adesso.
Come vede la composizione politica di Volla?
Volla offre due cose: opportunità e opportunisti. Intanto mi viene da sorridere vedere coloro che dicono che fare il sindaco sia una rogna; si guadagna poco e ti assorbe troppo tempo e responsabilità; però guarda caso sono le stesse persone sono sempre incantate dal “canto delle sirene”. Non quelle blu ovviamente. I consiglieri comunali si lamentano di non percepire nulla se non un gettone in caso di presenza; anche in questo caso ci troviamo davanti a una famiglia di cinque persone, quattro delle quali sono candidati – e in alcuni casi anche in liste differenti. Ciò che uccide il nostro paese è l’ipocrisia: dire e fare tutto il contrario di ciò che si dice. Fare politica e coinvolgere sempre più persone ad avvicinarsi alla politica è a mio avviso una cosa fondamentale, credo che tutti debbano avere l’opportunità di potersi esprimere sui temi di pubblico interesse e provare a dare un contributo, purché si smetta con questa ipocrisia. Per carità! Tutti hanno il diritto di cambiare idea e opinione, ma almeno la smettessero di recitare questa triste sceneggiata mal riuscita. Il potere: è questo ciò che spinge alcune persone a candidarsi, non il “bene del paese”. Il bene del paese lo provi a perseguire anche se non ti candidi, come ho fatto io insieme a tante persone di Volla – ma non solo – per dieci anni! La nostra non era un’associazione dove prima si reclutavano gli attivisti e poi li si lanciava nelle liste di un partito o in una lista civica. Noi quando facevamo attivismo non avevamo neanche una sede; gli incontri avvenivano per strada, e queste realtà ne sono rimaste davvero poche e molto rare. Il potere di contare qualcosa è quello che fa emergere chi sei realmente.
Il Movimento 5 Stelle al quale lei ha contribuito alla creazione: quanto le manca? E soprattutto cosa farà su Volla alle prossime elezioni? Lo sosterrà?
Certo, mi manca, non lo rinnego e confermo che mi manca tanto. Tuttavia, non era più ciò che avevo costruito e lasciato. Chi sosterrò adesso? Per il momento, sembra che il Movimento 5 Stelle non si presenterà alle amministrative di Volla, e questo mi dispiace: Volla perde un gruppo di persone che credeva nelle proprie azioni. Da quando avevo creato un gruppo sul territorio insieme a tante persone, e fino a quando sono stato presente, la lista del M5S è sempre stata presente a ogni tornata elettorale. Mi dispiace che, appena me ne sono andato, si sia fermato tutto. Questo, però, serve anche a capire chi realmente lavorava e traghettava un gruppo politico e chi, invece, provava a strappare qualche foto solo per farsi vedere. In alcuni momenti sono stato persino criticato per aver sempre gestito tutto, ma evidentemente in pochi sapevano che, se mi fossi fermato, sarebbe crollato tutto. Alla fine, avevo ragione. Puoi restare nel M5S e fare tutte le foto che vuoi, ma se sul territorio sei assente, non fai nulla e non hai neanche la capacità di formare una lista, devi solo chiedere scusa e restare in religioso silenzio. Chi si professava capace di fare o desideroso di impegnarsi viveva di fantasia, o forse si appoggiava al sudore e al lavoro altrui. In ogni caso, è un problema in meno a cui pensare.
Sosterrò coloro – colui in particolare – che ha provato a coinvolgermi senza chiedermi nulla se non il supporto alla stesura delle linee programmatiche con studi di fattibilità e linea organizzativa: Lino Donato.
Approfitto per ringraziare lui e tutto il gruppo per avermi sempre coinvolto: l’unico gruppo politico che ha avuto idee chiare sin dal primo momento. Può piacere o meno, ma almeno hanno avuto il coraggio di mostrarsi chiaramente senza nascondersi dietro a una lista civica e senza cadere al ricatto politico di eliminare i simboli; hanno deciso di mostrare i simboli di Forza Italia e Fratelli d’Italia. Può piacere o meno, ma almeno hanno avuto l’onestà intellettuale e capacità politica di essere chiari e trasparenti: tutto ciò, secondo me, è già una garanzia. Essere sé stessi oggi è diventato raro.
Un chiaro endorsement per Lino Donato e la sua coalizione, quindi. Cosa l’ha spinta a scegliere proprio lui come candidato da sostenere?
Intanto non sostengo solo lui ma il progetto politico che lui, come candidato sindaco, e la sua coalizione stanno mettendo nel programma elettorale: è un endorsement assolutamente personale. Lino Donato mi convince per quello che è, non per un’etichetta politica che potremmo mettergli addosso. Se poi qualche forza politica o lista civica vorrà appoggiarlo, ben venga; ma il mio sostegno nasce dal cuore e dalla stima nei suoi confronti.
Lei ha descritto Lino Donato come una persona umile, educata e seria, con oltre vent’anni dedicati alla comunità. Può raccontarci un episodio specifico che rappresenta al meglio queste sue qualità?
Lino Donato non è solo un candidato; è una persona che conosco da tempo e ha dimostrato con i fatti di essere sempre stato vicino alla gente. Parliamo di un uomo che da oltre vent’anni si rende disponibile per chiunque abbia bisogno d’aiuto, un consiglio o supporto. Non lo fa per convenienza politica; non indossa maschere ora che si candida: è educato, umile e soprattutto mantiene la parola data: qualità rare oggi in politica, che valgono oro. Ha alle spalle molteplici esperienze come Consigliere Comunale, ed è capace di tenere unite le persone, anche all’interno dello stesso partito. Credo sinceramente che Volla meriti una guida così: qualcuno capace di mettere al centro i cittadini piuttosto degli interessi personali, e che non si faccia influenzare dalle correnti esterne.
Lei ha descritto Lino Donato come una persona umile ed educata… può raccontarci un episodio specifico su ciò che ha fatto per i cittadini?
Su ciò che ha fatto per i cittadini preferisco sia lui o i cittadini a dirlo; posso garantire però che Lino Donato è sempre stato presente per chiunque ne avesse bisogno senza secondi fini! Se qualcuno volesse associare la sua attività al coinvolgimento del suo elettorato credo sia pura menzogna o calunnia! Tutti hanno un lavoro – o quasi – quindi a questo punto tutti potrebbero essere associati a questa definizione? È chiaro che se una persona è apprezzata troverà sempre l’appoggio da parte dei suoi cari; anche questa è qualità rara oggi! I malpensanti potrebbero dire anche che un insegnante si candida ed è cortese con i suoi alunni per avere supporto politico oppure un medico con i pazienti… Ma di cosa stiamo parlando? Purtroppo molte persone vivono con la “mentalità del granchio nel secchio” oppure seguono la teoria del confronto sociale, altrimenti non si spiega questo atteggiamento.
Questa mi sembra nuova… cosa vuol dire?
Magari dopo provo a riassumere; sono due passaggi molto importanti, che nella vita bisogna sempre considerare.
Nonostante i suoi frequenti contatti con amici appartenenti a diverse forze politiche, il suo appoggio a Donato sembra essere una scelta personale… Pensa, dunque, che questa indipendenza possa influenzare il modo in cui i cittadini percepiranno il suo sostegno?
Non rappresento alcun partito né sto cercando chissà quale schieramento; sia chiaro! I miei contatti con amici appartenenti a varie forze politiche sono semplicemente frutto di anni di dialogo e confronto, ma qui sto parlando come cittadino vollese o comunque come qualcuno conosce bene questa realtà ed ha molto piacere nel rendersi disponibile a dare supporto! Non so se questa cosa possa influenzare… spero positivamente. Ripeto: il mio sostegno ed il mio tempo vanno verso chi ha dimostrato d’esserselo meritato… soprattutto perché sono stati gli unici ad avermi coinvolto in un lungo confronto… senza pretendere nulla e ad avere una chiara visione di governare Volla!
Senatore, lei ha più volte specificato “senza chiedermi nulla”. Ci sono liste invece quindi… che le hanno chiesto qualcosa?
“Mi avvalgo della facoltà d’non rispondere.”
Ok! Tutto chiaro.
Volla si avvicina a un appuntamento elettorale importante… Dalla sua esperienza politica quali ritiene siano le questioni più urgenti da affrontare dal prossimo sindaco? E come crede Lino Donato ed il gruppo lo sostiene possano gestirle?
I temi sono molteplici… restando tra priorità però, la sicurezza del territorio sicuramente è uno dei temi più importanti! Volla è un paese policentrico, ma non ha il controllo della gestione, o se vogliamo, non è gestito. In pochi sanno che quando realizzi un’opera devi mettere in conto anche i costi di gestione o quantomeno trovare una soluzione che possa garantirla. A Volla le poche cose che si creano si lasciano marcire. Basta guardare la villetta inaugurata lo scorso anno.
Il secondo punto su cui serve intervenire, ed è ciò che avevo consigliato al sindaco uscente di fare, ma senza una degna nota, è di sistemare la pianta organica del Comune, creando le condizioni affinché gli uffici comunali possano garantire i servizi a tutti i cittadini. È più semplice di quanto si possa immaginare. Serve solo la volontà. Quella che a mio avviso è mancata nelle precedenti consiliature. Una esperienza politica che poteva essere un’occasione per Volla, ma come dicevo prima, si è scelto di seguire il famoso canto delle sirene! Lino Donato e la coalizione di centro destra sa già come gestirle queste cose, e le assicuro che ci sarò anche io a supportarli.
Cosa pensa delle tantissime liste civiche?
Se si chiede a qualsiasi cittadino di Volla di identificare la collocazione politica di una lista civica, è probabile che si riceva una risposta evasiva o, peggio ancora, un silenzio imbarazzato. Questo è precisamente ciò che intendono coloro che creano le liste civiche: rimanere nell’ombra, senza rivelare la loro vera identità politica, per il timore di non ottenere suffragi. L’ambiguità, come ben sappiamo, raramente porta risultati positivi.
Desidero chiarire che non ho nulla contro le liste civiche; anzi, le considero più efficaci quando si associano a un partito politico, poiché ciò consente di avere un quadro chiaro del loro posizionamento. Non sono nemmeno contrario a chi, pur non vivendo a Volla, risiedendo in altri comuni, decide di impegnarsi nella nostra realtà politica. Ringrazio sinceramente tutte le persone che hanno scelto di venire qui per contribuire al bene della nostra città.
Tuttavia, mi rattrista constatare che alcuni cittadini di Volla abbiano optato per candidarsi con liste di persone che non conoscono e non vivono il nostro territorio, piuttosto che cercare alleanze con rappresentanti locali. Sarebbe stato preferibile non candidarsi affatto piuttosto che compromettere politicamente Volla in favore di volti estranei. È fondamentale valorizzare e sostenere la comunità locale nel suo insieme.
Riflettendo sul suo passato in Senato, c’è una lezione appresa o un’esperienza che potrebbe condividere con Lino Donato, nel caso in cui dovesse diventare sindaco di Volla?
Gli direi di non dimenticare mai perché ha scelto di candidarsi: per i cittadini, non per sé stesso. Gli consiglierei di circondarsi di persone competenti e oneste, di ascoltare tutti, anche chi non lo ha votato, e di mantenere quella imparzialità che lo rende speciale. La politica locale è una palestra dura, ma se resta fedele ai suoi valori, potrà lasciare un segno positivo a Volla. Lino Donato deve continuare a saldare rapporti con tutti i riferimenti politici, dai sindaci ai sottosegretari, perché solo con una collaborazione si possono trovare soluzioni. Dialogare con tutti, soprattutto con chi non la pensa come lui, e di ringraziare anche coloro che non hanno mai creduto in lui, perché forse grazie a loro che è diventato una persona determinata. In politica e più in generale nella vita, la riconoscenza è il sentimento del giorno prima. Si fidi. Quindi non aspettarsi mai nulla da nessuno, e lavorare come ha sempre fatto per il proprio territorio insieme agli amici di questa e delle future avventure politiche.
Infine, senatore, alcuni potrebbero interpretare il suo coinvolgimento in queste elezioni amministrative come un possibile ritorno alla politica attiva. Cosa risponde a chi vede questo sostegno come un primo passo per rientrare nel gioco politico?
Ripeto, il mio sostegno nasce dal fatto che credo in Lino Donato e credo nel suo gruppo, sicuramente la mia esperienza politica non è finita. Ho solo bisogno di godermi la mia famiglia e di fare le opportune valutazioni. Sergio Vaccaro non è mai andato via, era altrove solo perché i tempi erano limitati alle attività parlamentari. Il sottoscritto era tra i pochi che dal lunedì mattina al venerdì pomeriggio, o era in aula o in commissione, oppure incontravo le aziende che mi chiedevano di confrontarsi. Se riuscivo andavo anche in ufficio. Il venerdì sera tornavo a Volla e la domenica dopo pranzo ripartivo per non beccare il traffico. Perché io viaggiavo in macchina! non utilizzavo il tesserino per viaggiare gratis, tranne in alcune circostanze. Questo mio impegno evidentemente ha dato l’impressione che mi fossi allontanato.
Mi spiega la questione del granchio nel secchio e la teoria del confronto sociale?
Certamente!… “Se metti più granchi in un secchio, quelli in fondo tireranno giù chi sta cercando di uscire, impedendogli di scappare. Questo comportamento riflette una tendenza umana: quando qualcuno cambia status, chi rimane indietro può sentirsi abbandonato o minacciato dal cambiamento. Criticare o denigrare chi ce l’ha fatta diventa un modo per giustificare la propria immobilità o per sentirsi meno “indietro”. È una reazione che nasce dalla paura di confrontarsi con le proprie mancanze o dalla difficoltà di accettare che qualcun altro abbia avuto il coraggio di cambiare”.
Mentre la teoria del confronto sociale (sviluppata da Leon Festinger negli anni ’50) sostiene che, le persone tendono a misurarsi costantemente con gli altri. Se qualcuno che prima era “sotto” di noi (o percepito come tale) ci supera, possiamo sentirci sminuiti o inadeguati, e questo porta a reazioni negative come critiche, dubbi o tentativi di denigrazione. È un modo per proteggere la propria autostima: sminuendo il successo altrui, ci si sente meno in “difetto”.
Diciamo che le due tesi si somigliano e che non ho inventato io, sia chiaro.
Onorevole Vaccaro grazie lungo confronto speriamo vederla presto panorama politico!
Grazie lei per questo confronto!… Per adesso sarò accanto Lino poi vedremo!