Funerali di Papa Francesco, l'incontro storico tra Trump e Zelensky e la celebrazione del “Papa degli ultimi”

Dalle prime ore dell’alba, gruppi di ragazzi si sono seduti per terra, dietro le transenne che circondano Piazza Santa Maria Maggiore, dove Papa Francesco sarà sepolto. Molti di loro erano venuti per partecipare alla canonizzazione di Carlo Acutis, poi annullata. Ora assistono commossi ai funerali del Papa argentino tramite i maxischermi. “Aveva pensieri anche per noi, pensava al nostro futuro”, racconta Tecla, 15 anni. “Siamo stanchi, ma tra qualche anno ci ricorderemo di questo momento”.

Il feretro di Papa Francesco, portato a spalla dai sediari pontifici, ha attraversato il sagrato della Basilica di San Pietro tra gli applausi dei fedeli riuniti. Poco dopo è iniziata la messa funebre, presieduta dal cardinale Giovanni Battista Re, Decano del Collegio Cardinalizio. Alla celebrazione hanno partecipato cardinali giunti a Roma per il prossimo Conclave, autorità ecclesiastiche, capi di Stato e di Governo.

Tra questi, anche il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, e il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, che si sono incontrati, pochi serrati minuti, circa un quarto d’ora, nella Basilica di San Pietro, subito dopo aver reso omaggio al feretro del pontefice.

Un evento inatteso: fino a poche ore prima, infatti, sembrava che Zelensky avrebbe evitato l’imbarazzo di un incontro con Trump. Invece il faccia a faccia c’è stato, ed è stato definito “molto produttivo” dalla Casa Bianca. Secondo fonti di RBC-Ucraina, benché fosse previsto anche un secondo confronto in giornata, questo non si è tenuto: “tutte le cose principali sono state discusse” nel primo incontro. Il ministro degli Esteri ucraino Andrii Sybiha ha definito l’incontro “storico”, sottolineando l’impegno dei due leader per la pace.

Nel frattempo, la bara di Papa Francesco è stata posta ai piedi dell’altare, accanto a una copia della Madonna Salus Populi Romani, a lui tanto cara. Un grande arazzo della Risurrezione ha fatto da sfondo alla celebrazione. I fedeli, numerosissimi, hanno riempito Piazza San Pietro, via della Conciliazione, piazza Pia e l’area attorno a Castel Sant’Angelo. Sui maxischermi scorrevano le immagini delle esequie del “Papa degli ultimi”.

Durante l’omelia, il cardinale Re ha ricordato l’ultimo gesto pubblico di Papa Francesco: la benedizione impartita la domenica di Pasqua, nonostante le sue gravi condizioni di salute. Ha sottolineato come il Pontefice abbia scelto di donarsi fino alla fine, seguendo l’esempio del Buon Pastore. Il cardinale ha poi ricordato l’impegno di Francesco a favore dei migranti e dei poveri, suscitando lunghi applausi. Si è soffermato anche sul suo costante appello alla pace di fronte alle guerre e alle tragedie del nostro tempo.

Le preghiere dei fedeli sono state recitate in diverse lingue, a testimonianza dell’universalità della Chiesa: francese, arabo, portoghese, polacco, tedesco e mandarino.

La celebrazione è poi terminata, accolta da un lungo applauso. La bara è stata sollevata e accompagnata con commozione tra i canti e i saluti della folla. Alcuni cartelloni recitavano “Grazie Francesco”, mentre il corteo funebre si preparava a partire. Le campane a morto della Basilica di San Pietro hanno suonato mentre il feretro veniva trasportato da quattordici sediari all’interno della basilica.

Dalla Porta del Perugino, il corteo funebre è partito lentamente verso Santa Maria Maggiore, dove Papa Francesco sarà sepolto. Il tragitto di circa sei chilometri ha seguito parte dell’antica Via Papalis, passando per Corso Vittorio Emanuele, Piazza Venezia, i Fori Imperiali e via Merulana.

La tumulazione, presieduta dal cardinale Camerlengo Kevin Farrell, si svolgerà in forma privata. Mentre il feretro percorreva lentamente le strade di Roma, migliaia di fedeli si sono stretti attorno al corteo per l’ultimo saluto a un Papa che ha segnato la storia con il suo messaggio di pace, umiltà e fratellanza.

Sarah Riera

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