Ore 15,00 stadio Squitieri di Sarno, due delle squadre più in palla del girone, Sarnese e Savoia, si affrontano in una gara d’alta classifica che vale, in modo particolare per il Savoia, come crocevia decisivo per l’ammissione ai playoff, mentre ai granata, che sono meglio posizionati, anche un solo punto garantirebbe l’aritmetica certezza di disputare il post season valido per l’accesso alle graduatorie di ripescaggio in serie C. Quest’anno l’obiettivo è particolarmente ghiotto perché parecchie squadre della serie superiore sono in difficoltà economica e quindi a rischio iscrizione per la stagione 2025-26.
Atmosfera da grande evento sugli spalti
Scenario da categoria superiore anche quello offerto dalle tifoserie che sono accorse in massa per sostenere i propri colori. In particolare il settore occupato dalla torcida oplontina è uno spettacolo nello spettacolo con canti e coreografie da brividi, in una giornata che si preannuncia come importante spot per un calcio all’insegna della sportività e del fair-play.
L’analisi dello stato di forma delle due squadre
La Sarnese ha inanellato 4 vittorie ed 1 pareggio nelle ultime cinque gare disputate, realizzando 8 reti e subendone 3. Prosegue il momento di forma della squadra che è arrivata a undici giornate di imbattibilità e che nel filotto importante messo a segno ha ottenuto ben otto vittorie e tre pareggi e nelle ultime due gare ha ottenuto il successo nello scontro diretto con la Paganese e espugnato il campo dell’Olbia per 3-2. Se la possibilità di giocarsi la vetta è svanita tuttavia ha praticamente in tasca la qualificazione playoff con un +3 dal Cassino e il secondo posto ad appena una lunghezza di distacco.
Anche il Savoia ha un ruolino importante perché è in serie positiva da dieci turni nei quali ha raccolto ben sette successi e tre pareggi. Non perde dalla gara a Guidonia dello scorso 2 febbraio e nello scorso turno ha battuto tra le mura amiche il Terracina 2-0. Questo ha consentito di restare sulla scia soprattutto della Paganese a -2, ultima piazza utile per i playoff in un finale di stagione a dir poco esaltante.
Le formazioni iniziali
Il tecnico dei savoiardi mister Fabiano recupera tutti gli indisponibili ad eccezione di Messina e si schiera con il consueto 3-5-2 dove l’unica sorpresa è rappresentata da Russo al posto di La Monica, a corto di preparazione dopo il recente infortunio.
La Sarnese, diretta da mister Novelli, si schiera con un 4-3-3 nel quale Pezzi comanda la difesa, Labriola il centrocampo ed il mastodontico Fall fa a sportellate con i difensori avversari per favorire le incursioni dei tecnici e velocissimi Bonotto e Lagzir.
Il primo tempo: vantaggio Sarnese
Le squadre giocano sin dall’inizio per la vittoria. Il Savoia prende il comando delle operazioni ed affida alla regia “bassa” di Bezzon l’organizzazione della manovra che cerca di proporre avvolgente alla ricerca degli spunti sulle fasce di Schiavi e Iaccarino. Più guardinga la Sarnese che cerca di attirare fuori dalla zona di competenza i centrali difensivi avversari tramite il gioco di sponda di Fall, che appoggia al centrocampo i traversoni dalle retrovie, per favorire poi le veloci ripartenze sugli esterni dove Lagzir mette a dura prova il braccetto Bogne, meno impegnativa la situazione per Bitonto sull’altro lato della difesa.
Uno schieramento da contropiede veloce che trova la sua massima valorizzazione quando i padroni di casa passano in vantaggio. Corre il minuto 9 quando, su azione da corner, la palla giunge precisa e tesa al limite dell’area dove lo spagnolo De Nova incorna con forza e precisione mandando la sfera, come un colpo di proiettile, sotto la traversa alla destra dell’esterrefatto Pellino.
Partita bloccata fino all’intervallo
Il vantaggio galvanizza i sarnesi che pressano alti impedendo al Savoia un gioco su linee di passaggio agevoli. Bezzon e Sellaf sono in ottima vena e tentano di ricucire la manovra ma il possesso palla risulta troppo lento per trovare adeguati scarichi sulle corsie laterali, mentre tentare l’approccio per le vie centrali è impedito dal gioco arcigno dei centrali avversari. Bisogna anche fare molta attenzione alle ripartenze degli avversari che occupano bene il campo ed hanno tecnica e gamba per rubare palla e ripartire pericolosamente.
Per questi motivi il gioco risulta bloccato e nessuna delle due squadre si proporrà con pericolosità in avanti sino alla fine della frazione ad eccezione di un tiro di Maniero di poco fuori dopo un sontuoso stop in area e di un tiro a giro di Lagzir che termina a lato di un soffio bene innescato, manco a dirlo, da una sponda di Fall.
La ripresa: rimonta del Savoia
Nella ripresa il Savoia inserisce La Monica nel tentativo, rivelatosi poi riuscitissimo, di innalzare il tasso tecnico e la musica cambia radicalmente. La manovra parte precisa e pulita ed il pallone gira molto più velocemente con i braccetti che si alzano e supportano il lavoro degli esterni sulle corsie.
La conseguenza è che la difesa della Sarnese è costretta a schierarsi su un fronte più ampio e quindi ad allargare le maglie favorendo in tal modo l’azione di Negro e Maniero che si ricevono palla il marcatore incollato ai garretti. Dopo circa venti minuti di pressione, nei quali la Sarnese non riesce a varcare la linea di centrocampo, arriva il pari degli oplontini con un calcio di rigore trasformato freddamente da Maniero con un bolide a mezza altezza alla destra di Bonucci, spiazzandolo.
Il penalty era stato concesso dal signor Vazzano di Catania per una evidente trattenuta operata da Ricci ai danni di Negro che gli aveva preso il tempo su un cross dalla fascia.
Il sorpasso firmato Maniero
Sostenuto da un tifo incessante i bianchi non si accontentano e cercano il sorpasso che riesce dopo appena due giri di lancette ancora ad opera del bomber Maniero. Cross dalla destra, Negro apparecchia una bella sponda all’indietro per Maniero che, appostato nella lunetta libero da marcature, si coordina in un amen e compie un vero capolavoro spedendo un missile aria-aria a fil di palo alla sinistra di Bonucci vanamente proteso in tuffo. Un gol che può essere realizzato solo da un calciatore di altre categorie.
L’assalto finale della Sarnese e il tris del Savoia
La Sarnese non ci sta e si butta in avanti alla ricerca del pari, ma il Savoia è in stato di grazia. La difesa regge benissimo anche dopo l’infortunio di Celli, sostituito da Orta, ed il pallone viaggia lontano dalla porta dei bianchi che non si limitano a difendere ma propongono pericolose incursioni, in particolare sulla destra, dove Schiavi è entrato in modalità “pendolino Cafù”.
Infatti proprio l’esterno, al secondo dei nove minuti di recupero concessi dall’arbitro, brucia un avversario sull’anticipo, si invola sulla fascia e mette un cross rasoterra ben raccolto da Fiasco che deposita in rete da pochi passi con la classica azione “da esterno ad esterno”.
Il trionfo del Savoia
La partita è virtualmente finita e la restante manciata di minuti propone solo i festeggiamenti del pubblico ospite che si gode una grande prestazione dei propri calciatori ed una vittoria probabilmente decisiva per l’assegnazione dei post playoff ai quali la Sarnese, pur sconfitta, accede aritmeticamente in virtù dei risultati degli altri campi.
Il Savoia ha dimostrato oggi di essere una squadra forte ed in piena salute, fisica e mentale, e di avere anche ottime qualità tecniche perché ha cercato di ribaltare il risultato sfavorevole sempre attraverso il gioco, sempre con lucidità e sempre con una chiara idea di quello che doveva fare per riuscire in una impresa niente affatto facile, data la grande caratura dell’avversario.
Continuando su questa falsariga nessun obiettivo è precluso a questo team ed ampi meriti vanno dati a chi ha saputo correggere in corsa gli errori di rotta, inserendo in rosa gli elementi necessari e soprattutto chiamando alla direzione tecnica mister Fabiano ed il fido Barbera che hanno trasformato letteralmente una accozzaglia di ragazzi spauriti in una squadra che gioca con tecnica e vigore imponendosi sugli avversari, soprattutto quelli di alta classifica, sempre con pieno merito.
Salvatore Curcio