La prima votazione, e quindi la prima fumata, ci sarà il 7 maggio pomeriggio. In mattina i cardinali parteciperanno alla messa “Pro eligendo Pontefice”, quindi nel pomeriggio l’ingresso in Sistina.
Dal funerale del 26 aprile saranno quindi passati gli almeno nove giorni in cui ci saranno preghiere e messe in suffragio di Papa Francesco. La costituzione apostolica stabilisce che il Conclave abbia inizio tra i 15 e i 20 giorni dopo la morte del Papa. Un emendamento di Papa Ratzinger al secolo Benedetto XVI stabilì che si sarebbe potuto anticipare se tutti i cardinali avessero già raggiunto l’Urbe.
Il collegio dei cardinali, tra cui dovrà essere eletto il Papa, sarà composto da 135 membri (ben 110 nominati da Papa Bergoglio) e devono avere meno di 80 anni, ma pare che già un paio abbiano rinunciato e dato forfait per motivi di salute.
I porporati, che risiederanno nella Casa di Santa Maria, voteranno nella Cappella Sistina, sotto la gestione del Camerlengo, e saranno completamente isolati dal mondo circostante (no radio, tv, telefonini, giornali, computer, registratori, trasmittenti, video camere ecc.) fino al classico annuncio “Habemus Papa” (per questo motivo si chiama Conclave dal latino “cum clave”, che appunto significa “chiuso a chiave”).
Il Conclave ha sempre attratto e magnetizzato l’attenzione di tutti, in attesa della “fumata bianca” dopo le votazioni segrete tra gli attuali cardinali provenienti da tutto il mondo (ben 65 i paesi rappresentati dai cinque Continenti). Ultimamente le “dinamiche” sono state narrate nel thriller “Conclave” (2016) del romanziere britannico Rober Harris, da cui è stato tratto l’omonimo film che è stato candidato agli ultimi Oscar. Interessante anche “La notte del Conclave” (2024), thriller distopico dello scrittore e politico italiano Michele Lauria, per entrare tra le mura del Vaticano da un punto di vista letterario.
Le quote dei bookies stranieri
All’estero è possibile scommettere su questo evento, mentre in Italia è bandita questa opzione di scommessa. Svariate sono le agenzie di scommesse straniere, specie quelle anglosassoni, che giorno dopo giorno aggiornano le quote in base a rumors, indiscrezioni e news dell’ultim’ora che caratterizzano questo evento che catalizzerà l’attenzione di tutto il mondo nei giorni a venire. C’è anche un sito, che si chiama “Polymarket”, che registra tutte le variazioni di quote in tempo reale in base alle puntate e banca i vari candidati, un po’ come fossero quotazioni di borsa.
Chi sono gli attuali favoriti?
In primis c’è l’italiano Pietro Parolin, segretario di Stato Vaticano, 70 anni. La quota varia tra 2.50 e 7. Sarebbe il ritorno di un papa italiano dopo 47 anni, l’ultimo fu Papa Luciani e cioè Giovanni Paolo I (eletto il 26 agosto 1978).
Altri italiani “papabili” Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna, 69 anni (quota tra 7 e 9 volte la posta) e Pierbattista Pizzaballa, Patriarca di Gerusalemme, 60 anni (quota tra 10 e 12)
Un Papa asiatico per la prima volta? Occhio al filippino Luis Antonio Tagle, proprefetto del dicastero per l’Evangelizzazione di Manila, con quota tra 3 e 4. Da contraltare c’è il coreano Lazzaro You Heung-sik (quota tra 15 e 20)
Anche il continente africano ha i suoi favoriti: sarebbe la prima volta per un suo rappresentante.
Occhio al congolese Fridoling Ambong Besungu, arcivescovo di Kinshasa (quota circa 15) il ghanese Peter Turkson (quota circa 11) e il guineiano Robert Sarah (quota circa 13).
Tra i “papabili” europei in pole position ci sono Peter Erdo, arcivescovo di Budapest (quota circa 11), il francese Jean Marc Aveline, arcivescovo di Marsiglia (quota 12), lo svedese Anders Arborelius, vescovo di Stoccolma (quota circa 15), il portoghese Jose Tolentinode Mendoza (quota circa 11) e lo spagnolo Juan Josè Omelia, arcivescovo di Barcellona (quota circa 12)
Per continente americano ci sono tra i favoriti: Robert Francis Prevost (cardinale nativo di Chicago ma appartenente alla Curia “romana”, vero outsider per spirito cosmopolita e carattere schivo, ben voluto sia da correnti conservatrici che progressiste) Joseph William Tobin e Blase Joseph Cupich, tutti con quote tra 15 e 20.
Le percentuali di Polymarket
“Who will be the next Pope?”: questo l’highlight del sito Polymarket.com. Secondo gli ultimi aggiornamenti questa la classifica per i principali candidati e relative percentuali:
- Pietro Parolin 28%
- Luis Antonio Tagle 20 %
- Peter Turkson 13 %
- Matteo Zuppi 13%
- Pierbattista Pizzaballa 7%
- Robert Sarah 5%
- Peter Erdo 5%
- Fridolin Ambongo Besungu 2%
- Jean Marc Aveline 2%
Altri candidati sono con percentuali all’1%.
Di solito si dice che nel Conclave “Chi entra Papa, esce poi cardinale”, nel senso che i rumors sui “favoriti”, nel gioco del segreto delle votazioni e negli accordi e nelle tensioni che nascono nelle stanze vaticane, fanno poi saltare i pronostici, per cui un outsider potrebbe anche paventarsi, specie se ci dovessero essere più votazioni consecutive.
In questo senso, superoutsider per la Campania, l’arcivescovo di Napoli Domenico Battaglia 62 anni, ultimo cardinale nominato da Papa Francesco, lo scorso 7 dicembre dopo rinuncia di un religioso asiatico. Una nomina “ripescata”, si mormora, ma che ha tutto il sapore di una scelta profetica. Chissà?
Come curiosità è stato anche lanciato sul web il sito Fantapapa.org, un po’ come il “Fanta Festival di Sanremo”. Chiaramente non si vince niente e i tutti si possono iscrivere gratuitamente per partecipare alla divertente contesa. Si potrà scegliere la formazione con i più “papabili” e poi, si potrà, per esempio, indovinare anche il nome prescelto dal futuro Papa, in che data sarà eletto, quante fumate nere ci saranno, quale sarà la prima parola detta e tanto altro.
Domenico Ferraro