Il Napoli espugna il Via del Mare con un successo di misura che pesa come un macigno nella corsa Scudetto. Gli uomini di Antonio Conte si impongono per 1-0 sul Lecce grazie a una splendida punizione di Giacomo Raspadori, e volano momentaneamente a +6 sull’Inter, in attesa del posticipo contro il Verona. Una partita dalle tante emozioni, giocata in un clima carico di commozione per la recente scomparsa di Graziano Fiorita, fisioterapista dei salentini. In un gesto di grande sportività, Di Lorenzo e i compagni si sono uniti agli avversari durante il minuto di silenzio, consegnando anche un mazzo di fiori alla panchina giallorossa. 
Tensione sugli spalti, gara sospesa per sei minuti
Dopo appena cinque minuti, il match è stato interrotto per circa sei minuti a causa del lancio di fumogeni e petardi da parte dei tifosi leccesi, in protesta contro la Lega Serie A per il rinvio di sole 48 ore della sfida tra Atalanta e Fiorentina. L’arbitro Davide Massa ha deciso di sospendere la gara, che ha poi ripreso regolarmente con nove minuti di recupero alla fine del primo tempo. In apertura, un gol di Lukaku era stato annullato per un fuorigioco millimetrico, preludio a una gara spigolosa e avara di occasioni fino al lampo decisivo.
Raspadori illumina il primo tempo
Al 24’ minuto, è Giacomo Raspadori a rompere l’equilibrio con una punizione perfetta, che batte Falcone e porta avanti i partenopei. Il Lecce, pur colpito nell’orgoglio e nella classifica, ha provato a reagire, spinto anche dalla traversa colpita da Gaspar. Gli uomini di Giampaolo hanno cercato di alzare la testa, ma il Napoli ha amministrato senza eccessivi affanni, tenendo in mano il pallino del gioco fino alla fine del primo tempo.
Ripresa di sofferenza, ma il Napoli tiene
Nel secondo tempo, i padroni di casa hanno provato ad aumentare l’intensità, ma un attento Meret ha salvato il risultato respingendo in angolo una conclusione di Helgason, deviata da Lobotka, poi costretto a lasciare il campo per un infortunio alla caviglia. Il Napoli ha faticato a reagire e non ha più creato vere occasioni da gol, mentre il Lecce ha continuato a spingere alla ricerca del pareggio, senza però trovare spazi utili per colpire.
Scudetto vicino, ma serve l’ultimo sforzo
Il successo a Lecce è una vera ipoteca sullo Scudetto per il Napoli, che nel prossimo turno ospiterà il Genoa domenica alle 20.45. Il calendario sorride agli azzurri: dopo il Genoa, sarà la volta della trasferta a Parma e infine del match casalingo contro il Cagliari. L’Inter, invece, sarà impegnata in un trittico decisamente più insidioso, con la trasferta a Torino, il match interno contro la Lazio e la chiusura a Como, autentica sorpresa della stagione. Un cammino che potrebbe favorire la squadra di Conte, chiamata ora a compiere l’ultimo sforzo per chiudere il cerchio.
Le parole dei protagonisti
Al termine del match, Raspadori ha commentato: “Penso che di pezzettini ne abbiamo costruiti tanti durante l’anno, siamo alla fine, mancano tre partite, ma dobbiamo pensare solo alla prossima, quella che viene è la più importante. Penso che ci siano dei gol che vengono ricordati, ma quello che rimane a noi è quello che c’è dietro, il lavoro quotidiano per poter vincere queste partite. Siamo riusciti a portarla a casa, non è mai scontato”.
Il difensore Amir Rrahmani ha aggiunto: “La partita è stata molto difficile, avevamo pressione, l’importante è avere vinto, dobbiamo continuare così. Clean sheet? Parte dagli attaccanti, quando loro fanno bene è più facile anche per noi”.
“Temevo questa partita, è una tappa importante”
Il tecnico azzurro Antonio Conte ha ammesso: “Non è la più importante, ma temevo tantissimo questa partita. Il Lecce arrivava da un pareggio contro l’Atalanta, c’era anche questa disgrazia legata a una persona che conoscevo benissimo (la scomparsa di Fiorita, ndr), era una situazione un po’ particolare, sono molto vicino alla squadra, ai tifosi e al club, non è semplice vivere un dramma simile”.
Conte “Chi vince scrive storia, gli altri la leggono”
Poi ha aggiunto: “Siamo venuti per cercare di vincerla, dovevamo continuare a mandare un segnale positivo a tutto l’ambiente, lo abbiamo fatto interpretando un primo tempo di ottima fattura, poi è subentrata l’importanza di proteggere i tre punti, questo ci ha portato ad essere meno propositivi”.
Infine, ha concluso: “È una tappa importante, non devo mentire, temevo il Lecce in casa sua, siamo arrivati gestendo un’emergenza, questa è una squadra che sta rispondendo in tutti gli effettivi, è una rosa di ragazzi perbene che hanno voglia di fare qualcosa di straordinario. Credo che Olivera abbia fatto un’ottima partita, ha già interpretato questo ruolo in Nazionale, sono partite in cui ci vuole un po’ d’esperienza. Neres e Buongiorno sono fuori, oggi si è fatto male Lobotka, mi auguro che possa recuperare, stiamo continuando a perdere dei pezzi, però non molliamo, questa è la dote principale di questa squadra”.
