Analisi tecnica del match – Nel primo tempo il Napoli parte bene: al 2′ segna Lukaku con tocco sotto porta, dopo flipper del pallone su assist di Politano da destra, ma il check del VAR pesca l’attaccante belga in millimetrico offiside.

Il Napoli spinge e al 24′ è Jack Raspadori a fare l’apribottiglia del match su una punizione dal limite: tiro angolato a giro che si insacca alla destra di Falcone. Reazione Lecce al 37’: cross da corner da sinistra di Karlsson, Gaspar in area spizza di testa e centra la traversa. Nel finale di tempo, Raspadori in contropiede ma il suo diagonale va fuori di poco.

Pressione Lecce per tutta la ripresa con il Napoli a difesa del vantaggio. Conte da’ consistenza al centrocampo con Billing e Gilmour per Lobotka che esce per infortunio alla caviglia.

I partenopei imbrigliano i salentini che fanno tanto possesso palla ma non incidono sotto porta. I giallorossi lottano caparbiamente per strappare un punto per la salvezza, ma a brindare è il Napoli con un successo di platino a questo punto della stagione.

Mister Conte si dimostra ancora una volta mago della difesa: il Napoli ha subito sinora solo 25 reti ed è la migliore difesa dei maggiori cinque campionati d’Europa, nonostante non brilli per capacità realizzativa. Squadra accorta che lascia poco allo spettacolo, ma incisiva e cinica: è questo il DNA degli azzurri con il brand del condottiero Conte.

Nelle prossime tre gare contro Genoa in casa, Parma in trasferta e Cagliari al Maradona basteranno 7 punti sempre che l’Inter le vinca tutte.

Il segreto di questo Napoli è la mentalità e la capacità di soffrire come una provinciale, ma con il rango di squadra tetragona e solida.

Domenico Ferraro

Napoli, vittoria da Scudetto: Raspadori firma il colpo a Lecce e lancia il sogno tricolore

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