La sicurezza a Pompei diventa un pilastro della visione urbana, accanto alla vocazione culturale e spirituale che la rende una delle mete più visitate al mondo. L’amministrazione comunale guidata dal sindaco Carmine Lo Sapio accelera con “Pompei Legale”, un progetto che punta a rafforzare il decoro urbano, la tutela del paesaggio e la qualità della vita quotidiana.

Il cuore del piano è l’ampliamento della videosorveglianza urbana: una rete capillare di telecamere sarà installata nei punti più sensibili della città, non solo nel centro ma anche in aree periferiche, con l’obiettivo di contrastare degrado, discariche abusive, furti e vandalismi. Particolare attenzione è riservata agli edifici scolastici, che verranno monitorati per garantire maggiore tranquillità a studenti, docenti e famiglie.

Il progetto, dal valore di circa 148mila euro, è finanziato con fondi del Ministero dell’Interno e risorse comunali. La gestione delle immagini e dei dati raccolti in tempo reale sarà affidata alla centrale operativa del comando di polizia municipale.

La sicurezza, però, non è solo prevenzione. È anche gestione efficace dei grandi eventi religiosi che caratterizzano la vita cittadina. Il primo banco di prova sarà l’8 maggio, giorno della tradizionale Supplica, quando decine di migliaia di fedeli si riuniranno nella nuova piazza Bartolo Longo. La piazza, recentemente riqualificata, sarà sorvegliata e presidiata per garantire il regolare svolgimento della celebrazione.

Questo potenziamento della sicurezza arriva in vista di appuntamenti di rilievo previsti per il 2025, tra cui il Giubileo e la canonizzazione del Beato Bartolo Longo, fondatore del Santuario. La città si prepara così ad affrontare flussi sempre più intensi di pellegrini e turisti, offrendo accoglienza e protezione.

“Pompei Legale” è quindi più di un intervento tecnico: è un tassello di una strategia più ampia per fare di Pompei una città moderna, ordinata, sicura, capace di coniugare spiritualità, cultura e qualità della vita. Una città che accoglie migliaia di persone ogni giorno non può permettersi zone d’ombra. E garantire sicurezza significa rafforzare l’identità stessa di Pompei come città della fede e della cultura.

Sarah Riera

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