A Castellammare di Stabia, il centrosinistra sembra a un passo dalla crisi. Nonostante la larga vittoria elettorale del 2023, l’alleanza che sostiene il sindaco Luigi Vicinanza sta mostrando segnali evidenti di logoramento. Il recente consiglio comunale ha reso visibile ciò che da tempo si sussurrava nei corridoi del potere: una maggioranza divisa, attraversata da tensioni e da un crescente malcontento.
L’episodio più emblematico si è verificato con il duro scontro in aula tra Maurizio Apuzzo (Base Popolare) e Mimmo Cioffi (lista “Vicinanza sindaco”). Proprio quest’ultimo ha alimentato la miccia dichiarando: “dobbiamo chiedere scusa all’ex sindaco Cimmino per uno scioglimento che non ha prodotto inchieste”. Parole che hanno suscitato l’immediata reazione del consigliere comunale ed europarlamentare Sandro Ruotolo, che ha criticato duramente il collega e contestato anche la gestione del Partito Democratico, specie per la mancata azione sull’EAV dopo i disservizi e la tragedia della Funivia.
Il passo di lato di Base Popolare
Nel frattempo, il gruppo Democratici e Progressisti ha sancito ufficialmente la rottura con l’amministrazione. “Le cose non vanno bene e se continuano così usciamo dalla maggioranza”,è quanto affermato in una conferenza stampa, molto seguita, da Salvatore Vozza, ex sindaco e figura storica della sinistra stabiese, che, insieme al consigliere Apuzzo, ha annunciato il passaggio all’appoggio esterno: “Voteremo solo i provvedimenti giusti, valutandoli caso per caso. Non siamo interessati a entrare in giunta”, ha dichiarato Apuzzo.
Le motivazioni alla base della scelta sono chiare: assenza di dialogo, mancanza di visione condivisa, e un Partito Democratico incapace di guidare politicamente la coalizione. Vozza ha ricostruito con chiarezza il percorso che ha portato allo strappo: “In questi mesi abbiamo proposto documenti, inviato lettere, incontrato il Pd e il sindaco. Ma sui temi che abbiamo avanzato non c’è stato confronto”. E ancora: “La nostra priorità non è la giunta. Le priorità sono tante: le Terme Antiche, il Piano Spiaggia, l’accesso alla battigia negli stabilimenti privati. Eppure tutto è fermo”.
Ruotolo lancia gli Stati Generali per Stabia
Il messaggio di Apuzzo e Vozza ha trovato immediatamente il sostegno di Sandro Ruotolo, che ha rilanciato la proposta di una fase nuova per la città, fondata su ascolto, confronto e partecipazione. “È tempo di convocare gli Stati Generali per Stabia”, ha affermato, auspicando un processo di ricostruzione collettiva del progetto civico che aveva animato la vittoria del 2023.
Il malessere, però, non si limita a Base Popolare. Anche all’interno della coalizione ci sono scricchiolii evidenti. Le parole di Cioffi sull’ex sindaco Gaetano Cimmino, sciolto per infiltrazioni, hanno riaperto ferite ancora vive: “La montagna ha partorito il topolino, anzi il moscerino, anzi niente”, ha affermato pubblicamente, suscitando sconcerto anche tra i più fedeli alla maggioranza.
Il silenzio del sindaco e l’irritazione di Elefante
A fronte di questa escalation, il sindaco Vicinanza ha scelto per ora di non intervenire pubblicamente. A rompere il silenzio è stato invece il presidente del consiglio comunale, Roberto Elefante, che con un post social ha attaccato senza mezzi termini: “Schemi già visti e rivisti. Siete tatticamente carta conosciuta”. Un commento allusivo che sembra rivolto proprio alle prese di posizione di Apuzzo e Vozza, accusati implicitamente di mettere in scena strategie già note per fini di visibilità.
Intanto, nel sottobosco della politica cittadina, si lavora a un possibile rimpasto di giunta. Le diplomazie di Palazzo Farnese sono già in movimento: si ipotizzano due o tre cambi di assessori, anche approfittando della disponibilità di alcuni tecnici a tornare alle proprie professioni. Obiettivo: ribilanciare i pesi della coalizione e offrire spazio a quelle forze che oggi, pur sostenendo l’amministrazione, non hanno visibilità ufficiale.
Una maggioranza sorretta da una minoranza silenziosa
Paradossalmente, la maggioranza Vicinanza regge anche grazie al comportamento silente e collaborativo di una parte della opposizione. I consiglieri Antonio Alfano, Ciro Di Martino, Mario D’Apuzzo e Rosanna De Simone raramente prendono posizione in aula, ma garantiscono spesso il numero legale per far passare provvedimenti strategici. Una stampella discreta, che consente alla giunta di sopravvivere ma che evidenzia la fragilità politica dell’attuale assetto.
Regionali in vista: la città nel limbo
A complicare ulteriormente lo scenario, si avvicinano le elezioni regionali di autunno, che rischiano di rimescolare le alleanze e ridisegnare i rapporti di forza anche a livello locale. Chi saranno i candidati? Chi sosterrà chi? Ogni scelta regionale avrà ripercussioni dirette sulla politica stabiese, dove la convivenza tra partiti tradizionali e movimenti civici si regge su un equilibrio sempre più instabile.
In questo contesto, la giunta Vicinanza si trova davanti a un bivio: continuare a gestire il presente con appoggi tattici e compromessi, o accettare la sfida lanciata da Apuzzo, Vozza e Ruotolo per una nuova fase politica, più coraggiosa, partecipata e trasparente.
La stagione dell’attesa sembra finita. Ora Castellammare deve decidere se vuole davvero il cambiamento o se continuerà a raccontarselo.