Sui social tornano a circolare immagini e messaggi relativi al 17enne imputato per l’omicidio di Santo Romano, il giovane ucciso lo scorso anno a San Sebastiano al Vesuvio dopo una lite nata da un paio di scarpe sporcate. Dopo la condanna inflitta il 29 aprile, di 18 anni e 8 mesi, sono apparse nuove foto del ragazzo attualmente detenuto nell’istituto penale minorile di Airola. In una di queste immagini è presente in sovraimpressione la scritta “18 anni e 8 mesi passano”, chiaro riferimento alla pena inflitta.
Nei giorni scorsi, contenuti analoghi erano comparsi anche sul profilo social dell’imputato, che si presume sia gestito da amici o familiari. La madre di Santo Romano ha quindi annunciato un esposto formale rivolto alla direzione del carcere per richiedere una perquisizione all’interno delle celle e sequestrare eventuali telefoni cellulari introdotti illegalmente.
“Siamo di fronte all’ennesimo oltraggio alla memoria di Santo Romano. Ogni volta che queste foto compaiono sui social, si rinnova il dolore della famiglia e si insulta la giustizia”, afferma il deputato di Avs Francesco Emilio Borrelli, che ha segnalato il caso. “È evidente che ci sia un disprezzo totale per le regole e un rifiuto sistematico della legge da parte di chi dovrebbe invece pagare il prezzo delle proprie azioni. Il carcere non può essere un palcoscenico social. È necessario intervenire con decisione, effettuando perquisizioni costanti, sequestrando i dispositivi e accertando eventuali complicità interne. Lo dobbiamo alla famiglia di Santo e a tutti i cittadini che chiedono legalità e rispetto”, conclude.
Sarah Riera