A poche ore dalla sconfitta subìta dalla Gelbison per 3 a 1, si dovrebbe parlare di un sogno finito, ma la situazione è ben diversa, la squadra cilentana era stata costruita per stravincere il campionato eppure ora sta giocando i play off.
Il Savoia aveva inanellato una lunga serie di risultati positivi, ma è riuscita a raggiungere quello che era diventato il secondo obiettivo, ma il calcio è così, però può sempre succedere qualcosa ovvero le sorprese non mancheranno in quella che si presume essere una rovente estate.
Ora c’è il top di ogni cosa, lo stadio in primis, evitando le lunghe trasferte casalinghe, ma ci si guarda attorno e ci si trova con una delle più forti società dal punto di vista finanziario ed organizzativo. Una società che a partire da Emanuele Filiberto, a Nazario Matachione, ad Arcangelo Sessa non ha fatto altro che far rinascere una passione mai sopita. La prova s’è avuta anche ieri a Castelnuovo Cilento dove i savoiardi hanno applaudito i bianchi pur essendo stati sconfitti ed innegabile è stato il loro apporto in tutto il campionato.
E c’è la parte tecnica con il mister Fabiano, Barbera, Marasco che hanno levigato un legno prezioso regalandoci emozioni a iosa, non si può non parlare della squadra che oggi conta elementi che farebbero bene in serie superiori.
Ora si ricostruirà un quadro con i suoi colori bianchi tra l’entusiasmo di tutto un popolo che non anela altro che la rinascita del vessillo savoiardo. Almeno in questo, Torre Annunziata, ora è serena, per il resto la palla va ad altri per riportare anche la città ad antichi splendori.
E mò bona serata…
Ernesto Limito