Aggressione a Ponticelli, 30enne accoltellato dopo lite per viabilità: Indagini in corso

Più controlli a Ponticelli e in tutta l’area orientale di Napoli. È la risposta immediata del prefetto Michele di Bari all’ennesimo episodio di efferata violenza avvenuto nel quartiere, dove nel pomeriggio di ieri un uomo è stato gravemente ferito a coltellate al culmine di una lite stradale degenerata. Il prefetto ha disposto un’intensificazione dei servizi di vigilanza e controllo del territorio da parte delle forze dell’ordine. Un’ulteriore stretta in una zona già inserita nella “zona rossa” della VI Municipalità, dove sono in vigore misure specifiche contro la criminalità, tra cui il divieto di stazionamento per soggetti con precedenti o comportamenti minacciosi nelle aree più sensibili come viale Margherita, corso Ponticelli e via Don Agostino Cozzolino.

Il fatto è avvenuto proprio lungo viale Margherita, nella periferia orientale della città. Intorno alle 18 è arrivata ai carabinieri la segnalazione di una persona ferita e trasportata d’urgenza in codice rosso all’ospedale Villa Betania. I militari del Nucleo Operativo e del Radiomobile del Gruppo di Napoli, giunti sul posto, hanno trovato ampie tracce di sangue sull’asfalto e avviato subito le indagini.

La vittima è Ciro Borriello, 30 anni, incensurato, che ha riportato numerose coltellate al petto e alla schiena. I fendenti hanno causato lesioni gravi all’intestino e a un polmone. L’uomo è stato sottoposto a un intervento chirurgico nella notte e le sue condizioni restano gravissime.

Secondo la prima ricostruzione, fornita dal padre della vittima, Bruno Borriello, l’aggressione sarebbe scaturita da una lite per motivi di viabilità. “Ero in auto con mio figlio e percorrevamo viale Margherita, ha raccontato in caserma, quando, improvvisamente, è iniziata una lite con delle persone che non conosciamo”. Pare che a innescare il violento diverbio sia stato un banale mancato rispetto della precedenza.

In pochi istanti, dalle parole si è passati ai fatti. Prima gli insulti, poi ceffoni, pugni e calci, il tutto sotto gli occhi terrorizzati di passanti e automobilisti. La strada si è rapidamente svuotata mentre Borriello rimaneva a terra, in una pozza di sangue. L’aggressore, o gli aggressori, si sarebbero dati alla fuga subito dopo, forse a bordo di un’auto o di uno scooter.

La versione del padre è ora al vaglio degli investigatori, che stanno raccogliendo testimonianze e visionando i filmati delle telecamere di sorveglianza della zona e dei negozi circostanti. L’identificazione dell’assalitore armato potrebbe essere imminente. A coordinare le indagini è la Procura di Napoli.

Sarah Riera

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