Camorra, confiscati beni per 3 milioni a vertice clan Poggiomarino

Hanno un valore stimato di circa 3 milioni di euro i beni confiscati a una figura di vertice di un clan camorristico, attivo a Poggiomarino e nelle aree limitrofe, su cui la Direzione investigativa Antimafia ha effettuato i relativi accertamenti patrimoniali a partire dal 2012. Questa mattina è stato eseguito nei confronti del soggetto un provvedimento emesso dalla sezione misure di prevenzione del tribunale di Napoli.

Confiscati 13 orologi di note marche commerciali, terreni e appartamenti a Striano, Terzigno e Poggiomarino, quote sociali e beni aziendali di un’impresa operante nel settore della somministrazione di alimenti e bevande.

Il provvedimento trae origine da una proposta di misura di prevenzione patrimoniale e personale avanzata dal direttore della Dia nel 2012 e attualizzata dal Centro operativo di Napoli, su delega della sezione misure di prevenzione del tribunale partenopeo, per gli aspetti patrimoniali fino a tutto il 2022.

A seguito degli accurati nei confronti dell’uomo, che annovera numerosi precedenti penali e di polizia, tra i quali associazione di tipo mafioso, estorsione, sequestro di persona, lesioni personali, rapina e detenzione di armi da fuoco, si è giunti alla confisca di oggi, che segue l’esecuzione del sequestro di prevenzione avvenuta ad opera del Centro operativo di Napoli nel gennaio-febbraio 2023.

Il ruolo del soggetto, nel contesto delle organizzazioni criminali operanti in provincia di Napoli, è stato evidenziato da numerose attività di indagine che prendono le mosse sin dai primi anni Novanta. Le indagini patrimoniali hanno consentito di accertare “ingenti disponibilità patrimoniali”, comunica la Dia, frutto delle “illecite attività svolte” che si sono sostanziate in acquisizioni di beni, prima sequestrati e oggi confiscati.

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