La corsa scudetto resta più viva che mai. Il Napoli di Antonio Conte esce dal Tardini con uno 0-0 che, nonostante i rimpianti, mantiene gli azzurri in vetta alla classifica, con un punto di vantaggio sull’Inter che ha pareggiato in casa contro la Lazio. Ora tutto si deciderà negli ultimi novanta minuti: al Maradona arriva il Cagliari, già salvo. Un’occasione d’oro per coronare un sogno inseguito da mesi.

Nervi tesi al Tardini: il Napoli ci prova fino all’ultimo

Partita nervosa fin dall’inizio. Antonio Conte conferma il suo 3-5-2, con Lukaku e Raspadori in attacco, mentre McTominay agisce sul centro-sinistra con libertà di movimento sulla trequarti. Il Parma di Chivu risponde con uno schema speculare e Pellegrino come unico riferimento offensivo. Nei primi minuti, Politano cerca di accendere la manovra con iniziative sulla destra, ma la difesa ducale chiude con attenzione.

Tra i più pericolosi del Parma c’è Bonny, autore di un tiro-cross che impegna Meret. Il portiere azzurro sale in cattedra anche al 30’, con un’ottima parata su Sohm da fuori area. Tre minuti dopo, l’azione più spettacolare della partita: sombrero di Anguissa e sinistro al volo che si stampa sul palo.

Tre legni, ma gli Azzurri non sfondano

Il secondo tempo si apre con un’altra insidiosa conclusione di Sohm, ancora una volta neutralizzata da uno strepitoso Meret. Al 57’ Politano fa tremare la traversa con un cross teso dalla destra. Poi è il turno di McTominay che al 70’, su punizione dal limite, coglie il terzo legno della serata: stavolta è decisivo il tocco del portiere Suzuki.

Nel finale Conte getta nella mischia tutti gli uomini offensivi disponibili, compreso Simeone, ma il Parma resiste. La gara si fa sempre più tesa e al minuto 80 Lukaku lascia il posto proprio al Cholito, mentre Politano viene sostituito da Ngonge. Recupero lunghissimo: 13 minuti in cui succede di tutto.

Il rigore assegnato e poi revocato: rabbia Napoli

L’episodio chiave arriva al minuto 51 del recupero. L’arbitro Doveri fischia un rigore per il Napoli per un fallo su Neres. Ma dopo l’on-field review l’assegnazione viene annullata per un fallo precedente di Simeone su Circati. Le proteste si infiammano, e sia Conte che Chivu vengono espulsi. L’occasione per mettere una pietra sul campionato sfuma all’ultimo respiro.

Pareggia anche l’Inter: il destino è nelle mani degli Azzurri

In un sabato sera teso anche a San Siro, l’Inter non va oltre il 2-2 con la Lazio. Un risultato che mantiene tutto inalterato in testa alla classifica e lascia al Napoli la possibilità di decidere il proprio destino davanti al proprio pubblico. Gli azzurri restano a +1 e ora hanno novanta minuti per entrare nella leggenda.

Il Cagliari, già salvo, sarà l’ultimo ostacolo verso il traguardo. E se è vero che i pareggi con Bologna e Parma hanno rallentato la corsa, è altrettanto vero che nessuno è riuscito ad approfittarne. Il destino è lì, davanti a Conte e ai suoi uomini.

Notte di attesa a Capodichino: la città si stringe alla squadra

Nonostante il pari, l’euforia in città è palpabile. Gli uomini di Antonio Conte faranno rientro nella notte a Napoli, dove centinaia di tifosi si stanno già mobilitando per accogliere la squadra. Il Comune aveva predisposto un piano sicurezza in caso di vittoria matematica dello scudetto, poi sospeso dopo il risultato del Tardini. Ma nulla può fermare la passione del popolo azzurro: in tanti si raduneranno comunque nei pressi dell’aeroporto di Capodichino.

La partenza del Napoli da Parma è prevista in nottata, con arrivo in città nelle ore più tarde. Gli orari potrebbero cambiare per motivi di ordine pubblico, e resta da capire quale sarà il varco d’uscita scelto per la squadra. Due le ipotesi: Viale Maddalena, dove si stanno già concentrando i tifosi, oppure un’uscita secondaria per ragioni di sicurezza.

Qualunque sia la decisione logistica, una cosa è certa: Napoli c’è, pronta ad abbracciare la sua squadra e a spingerla ancora, per un’ultima partita, verso un sogno chiamato Scudetto.

Filippo Raiola

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