Tensioni e polemiche a Parma. Antonio Conte: “Abbiamo l’osso in bocca e non lo dobbiamo mollare”

Occasioni e cartellini: al Tardini succede di tutto ma il match termina a reti inviolate. Il Napoli non stacca l'inter e rimanda la festa a venerdì sera senza Conte in panchina

Finisce a reti inviolate la sfida tra Parma e Napoli, ma lo 0-0 finale racconta solo in parte la tensione, le emozioni e le polemiche di una partita ricca di colpi di scena. In palio c’erano punti fondamentali per due squadre con obiettivi diversi ma ugualmente vitali: il consolidamento del primato per il Napoli, la salvezza per il Parma.

Gli allenatori Conte e Chivu cambiano, sperano e… si agitano, al punto che arriva il cartellino rosso per entrambi.

Nel recupero succede di tutto. Al 90’+6, l’arbitro assegna un rigore al Napoli per un fallo di Mathias Lovik. Gli azzurri esultano, ma la gioia dura poco: il VAR interviene e il direttore di gara torna sui suoi passi: rigore annullato. Le proteste si accendono, la tensione sale ma il match termina, al 90’+13, senza ulteriori emozioni.

Per il Napoli è un’occasione persa. Le troppe chance mancate, tre legni colpiti, con la spettacolare azione di Anguissa, con la “palombella” di Politano e poi la botta su punizione di McTominay e, ancora, il rigore annullato lasciano un retrogusto amaro. Il pareggio dell’Inter lascia ancora sperare nel finale di stagione per il quale gli Azzurri stanno lottando intensamente e il popolo azzurro siaspetta, spera e, con il defibrillatore alla mano, attende di vivere.

In conferenza stampa Antonio Conte ha anche parlato dell’espulsione: “Mi ha dato molto fastidio l’ostruzione del Parma, l’ho trovata esagerata. Nel secondo tempo abbiamo giocato pochissimo, è stato permesso un po’ troppo. Posso capire gli obiettivi diversi, ma a tutto c’è un limite. Questo mi ha dato fastidio e mi ha portato ad essere espulso”.

Il tecnico azzurro, nel post-partita si è anche lasciato andare a un’analisi schietta e accorata del momento azzurro, consapevole che lo Scudetto è lì, a un passo, ma con una rosa stremata.

“Siamo vicini, ma ancora quel passo lo dobbiamo fare”, ha esordito il tecnico salentino. “È l’ultimo passo, lo faremo in casa nostra col supporto dei nostri tifosi. È un campionato molto difficile. Siamo stati lì tanto in testa alla classifica, nonostante le grandi difficoltà, ma non ci siamo mai lamentati e siamo andati avanti. Siamo lì, a un passo per fare qualcosa di storico per Napoli. Vincere a Napoli è diverso rispetto ad altre piazze.”

Conte non nasconde le difficoltà vissute durante l’anno, aggravate da un’emergenza che ha colpito duramente la rosa. “Il problema è che con noi tutto passa in secondo piano. Oggi mancava Lobotka, ma ormai stiamo finendo perché stiamo perdendo tutti i pezzi. Nonostante tutto siamo lì, in testa alla classifica. Merito di questi ragazzi che ci mettono l’anima e il cuore oltre le gambe.”

Il tecnico azzurro riconosce la fatica accumulata in questi mesi intensi: “Mi auguro di riuscire a festeggiare questo Scudetto, sarebbe qualcosa di bello. Sicuramente quell’anno di fermo mi ha permesso di provare tante situazioni, anche il fatto di lavorare sette giorni su sette, cosa che non sarebbe accaduta se avessimo giocato ogni tre giorni.”

L’anno di inattività, che Conte aveva trascorso lontano dal campo dopo l’ultima esperienza in Inghilterra, ha rappresentato un’occasione di crescita e riflessione. “Questa è una rosa che sta arrivando all’osso”, ha ammesso. “Ma ringrazio i ragazzi. Ora fino alla fine: abbiamo l’osso in bocca e non lo dobbiamo mollare.

C’è anche spazio per un bilancio personale. “Mi ripagherebbe di tutto quello che ci ho messo. Quest’anno ci ho messo tutto e sono andato oltre, so anche di essere molto stanco. Arrivo giusto giusto alla fine”, ha detto con sincerità, lasciando intendere quanto profondo sia stato il suo impegno, non solo tecnico ma anche emotivo.

Conte ha poi parlato del peso e dell’unicità di allenare a Napoli: Napoli è una piazza bellissima, c’è una domanda molto alta, a volte più delle reali possibilità. Io sento una grandissima responsabilità, che poi è aumentata sempre di più. C’è passione, entusiasmo, ma anche una pressione fortissima. Non è facile.”

Un’ultima riflessione ha riguardato l’atteggiamento in campo del Parma, che Conte non ha gradito. “Oggi c’è stata molta ostruzione. Vengo dal calcio inglese e lì non ci sono tutte queste situazioni. Dobbiamo migliorare, questo mi ha dato fastidio e ha portato alla mia espulsione.”

Con la testa già alla prossima sfida casalinga, quella che potrebbe consegnare al Napoli un titolo storico, Conte si affida ancora una volta al gruppo: “Merito di questi ragazzi che si fanno trovare pronti sempre. Abbiamo cambiato modulo, abbiamo affrontato situazioni nuove. Eppure siamo ancora lì, davanti a tutti.”

Parole forti e cariche di significato, quelle del tecnico azzurro, che non perde mai la concentrazione sul traguardo. “Vogliamo dare fastidio fino alla fine”, aveva detto a inizio stagione. Ora, quel fastidio è diventato una seria candidatura alla vittoria, da conquistare con le ultime forze rimaste.

Anna Rega

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