L’antica città di Pompei si trasforma in un’aula a cielo aperto grazie all’iniziativa “Pompei Sostenibile“, un nuovo itinerario educativo promosso nell’ambito delle celebrazioni per gli 80 anni della FAO. Il progetto, realizzato in collaborazione tra il Parco Archeologico di Pompei, la FAO e con il contributo del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, mira a mettere in relazione il patrimonio archeologico della città con l’impegno globale verso gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) dell’Agenda 2030.
Il percorso si snoda attraverso quattordici luoghi simbolo del sito archeologico, tra cui la Casa del Frutteto, la Casa delle Nozze d’Argento e le Terme Centrali, trasformati in presidi didattici multimediali. Ogni tappa è collegata a uno o più obiettivi SDGs, con tematiche come gestione delle risorse, resilienza climatica, biodiversità, sistemi alimentari, inclusione sociale e innovazione. Gli edifici raccontano come gli abitanti dell’antica Pompei vivessero in armonia con l’ambiente, utilizzando tecniche di raccolta dell’acqua, orticoltura urbana ed efficienza energetica naturale che ancora oggi ispirano pratiche contemporanee.
“Quattordici luoghi simbolo all’interno del sito archeologico, tra cui case, giardini, terme e edifici pubblici, diventano quindi riferimento di temi chiave della sostenibilità: gestione delle risorse, resilienza climatica, biodiversità, sistemi alimentari, inclusione sociale e innovazione”, ha spiegato Gabriel Zuchtriegel, Direttore Generale del Parco Archeologico.
Il percorso è accessibile tramite l’app MyPompeii, che offre un’esperienza multilingue e multimediale con contenuti interattivi in italiano e inglese. Totem, pannelli informativi, codici QR e una segnaletica dedicata guidano i visitatori lungo il tragitto, con approfondimenti storici ed educativi pensati anche per le giovani generazioni. L’evento ha anche dato avvio alla campagna per la Giornata Mondiale dell’Alimentazione 2025.
“Pompei, con la sua storia millenaria, ci parla ancora oggi di come le società antiche affrontavano le sfide dell’agricoltura, della gestione delle risorse naturali e della nutrizione. Oggi questo sito, che ogni anno accoglie milioni di visitatori da tutto il mondo, diventa anche uno spazio di riflessione e di educazione sui temi della sostenibilità. Il progetto Pompei Sostenibile dimostra quanto il patrimonio culturale possa diventare uno strumento vivo e concreto per sensibilizzare e coinvolgere cittadini, comunità e giovani sui grandi obiettivi dell’Agenda 2030″, ha dichiarato Edmondo Cirielli, Viceministro degli Affari Esteri.
L’iniziativa si inserisce in un percorso culturale più ampio, che ha coinvolto anche il progetto teatrale “Sogno di Volare“, con bambini e adolescenti del territorio, il cui spettacolo andrà in scena il 24 e 26 maggio al Teatro Grande di Pompei.
“Pompei c’entra con il tema della sostenibilità perché ormai è chiaro a tutti che esso non si limita a un discorso meramente tecnico, di impianti fotovoltaici e consumo del suolo, ma che si tratta di una questione di responsabilità verso l’umanità e le generazioni future, dunque di una questione umanistica, storica, sociale. Per questo abbiamo inserito anche il progetto Sogno di volare…”, ha aggiunto Zuchtriegel, sottolineando come l’archeologia possa aiutare a “ripensare le nostre relazioni e i nostri comportamenti e immaginare un futuro desiderabile”.
Nel corso dell’inaugurazione, ospitata presso l’Auditorium del Parco Archeologico, era presente Yasmine Bouziane, direttrice della comunicazione FAO: “Per noi un onore essere qui a Pompei, patrimonio straordinario dell’Umanità per il progetto Pompei Sostenibile, al quale abbiamo collaborato in partnership”. Presente anche Maurizio Martina, Vicedirettore Generale della FAO, che ha commentato: “Questa iniziativa incarna pienamente una delle funzioni essenziali della FAO: promuovere la consapevolezza e l’educazione alla sicurezza alimentare, all’agricoltura sostenibile e all’inclusione sociale che non lasci indietro nessuno”.
L’iniziativa ha visto la collaborazione della Fattoria culturale e sociale, della Cooperativa Onlus Il Tulipano e delle aziende agricole Feudi di San Gregorio Società Agricola S.P.A. e Basilisco Società Agricola s.r.l., che hanno contribuito con attività educative e culturali legate al territorio.
Sarah Riera