Mentre tutta l’Italia ricordava il 33º anniversario della strage di Capaci, il plesso di scuola primaria “Salvo D’Acquisto” di Pompei ha celebrato una solenne cerimonia in ricordo dell’eroico carabiniere di cui porta il nome, oggi Venerabile.
Nel plesso scolastico di via Salvo D’Acquisto, appartenente al Primo Circolo Didattico di Pompei, si è svolta una toccante cerimonia in onore del Vice Brigadiere Salvo D’Acquisto, in concomitanza con la Giornata nazionale della legalità del 23 maggio. L’iniziativa ha avuto come protagonisti gli alunni, il personale scolastico, numerose autorità civili, militari e religiose, riuniti per rendere omaggio a un uomo il cui sacrificio continua a ispirare le nuove generazioni.
Una storia di sacrificio che vive nella memoria collettiva
Salvo D’Acquisto, Vice Brigadiere dei Carabinieri Reali, fu fucilato dai nazisti a soli 23 anni, dopo aver coraggiosamente deciso di assumersi la responsabilità di un’esplosione accidentale che aveva causato la morte di alcuni soldati tedeschi. Il suo gesto salvò ventidue civili innocenti, ingiustamente accusati e destinati a una rappresaglia. Questo atto di eroismo, altruismo e sacrificio lo ha reso un simbolo della resistenza morale e civile italiana.
Il 25 febbraio 2024, Papa Francesco ha riconosciuto ufficialmente Salvo D’Acquisto come Venerabile servo di Dio, primo passo verso la beatificazione, sottolineando il valore non solo civile, ma anche spirituale del suo martirio.
I bambini protagonisti del ricordo
Gli alunni della scuola primaria del plesso di via Salvo D’Acquisto hanno preso parte attiva alla cerimonia, dimostrando entusiasmo, rispetto e partecipazione. Dopo aver intonato l’Inno Nazionale lungo tutti i corridoi dell’istituto, hanno letto alcuni cenni biografici dedicati alla figura del carabiniere eroe e rivolto alcune domande ad Alessandro D’Acquisto, fratello minore di Salvo, oggi ultranovantenne.
Il signor Alessandro, con emozione e tenerezza, ha risposto alle curiosità dei bambini, condividendo ricordi familiari e riflessioni profonde: “Avevo sei anni quando mio fratello morì. È stato un dolore immenso, ma anche un orgoglio immenso per tutta la famiglia. In quegli anni la medaglia d’oro rappresenta qualcosa di eccezionale”. Con un sorriso, ha aggiunto: “Il grande onore conferito a mio fratello dal Papa, oltre a darmi un po’ di impiccio, considerati i numerosi eventi a cui sono chiamato a partecipare tenendo presente la mia età, è anche un modo per dimostrare che certi valori, oggi spesso dimenticati, sono ancora vivi grazie a esempi come quello di Salvo”.
Il momento solenne dello svelamento del quadro
Dopo il saluto di accoglienza del Dirigente Scolastico Carmen Guarrcino, il Presidente della sezione di Pompei dell’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci, Gr. Uff. Rodolfo Armenio, ha ringraziato i bambini e le Autorità intervenute. Ha preso poi la parola il sindaco di Pompei, Carmine Lo Sapio, per un indirizzo di saluto, occasione anche per scambiare qualche considerazione con i suoi piccoli concittadini.
Il culmine della mattinata è stato, quindi, lo svelamento del quadro raffigurante Salvo D’Acquisto, donato alla scuola proprio dall’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci. A scoprire il quadro è stato il Comandante della Stazione dei Carabinieri di Pompei, Luogotenente Angelo Esposto. Il quadro è stato benedetto da Mons. Giuseppe Adamo, Vicario Generale della Prelatura di Pompei, che ha poi guidato una preghiera collettiva, sottolineando l’importanza del ricordo come gesto di educazione alla pace e alla legalità.
A seguire, un Carabiniere ha letto la motivazione ufficiale della Medaglia d’Oro al Valor Militare, conferita al Vice Brigadiere D’Acquisto il 25 febbraio 1945 con decreto “Motu Proprio” del Luogotenente Generale del Regno, che ne riconosceva l’estremo atto di eroismo. Mentre tutti i presenti erano in piedi e sugli attenti, è stato eseguito il “Silenzio fuori ordinanza”, rendendo il momento particolarmente commovente.
Autorità e istituzioni unite nel ricordo
La cerimonia, che ha ricevuto il Patrocinio Morale del Comune di Pompei, della Società Napoletana di Storia Patria e della Delegazione Provinciale di Napoli dell’Istituto Nazionale per le Guardie d’Onore alle RR.TT. del Pantheon, è stata resa possibile grazie all’impegno del presidente Armenio, che è stato l’anima dell’iniziativa proposta alla scuola pompeiana e immediatamente abbracciata da dirigente e docenti.
Tra gli ospiti, oltre al primo cittadino pompeiano, al Vicario Generale della Prelatura di Pompei, al fratello di Salvo e consorte e al Comandante dei Carabinieri pompeiani, anche il Presidente del Consiglio Comunale, Giuseppe La Marca, il Ten. Col. Dott. Gaetano Petrocelli della Polizia Locale, il Sindaco dei Bambini, l’Ispettore della Polizia di Stato Giacinto Maiello, il Dott. Eduardo Pilone Poli, Marcello Coda segretario del Circolo “Salvo D’Acquisto”, insieme ai rappresentanti dell’Associazione Nazionale Carabinieri.
I messaggi delle Medaglie d’Oro e delle istituzioni
A conclusione della commemorazione, sono stati letti messaggi ufficiali pervenuti da figure istituzionali di rilievo, come Paola Del Din, Medaglia d’Oro al Valor Militare, il Ten. Col. Gianfranco Paglia, il Postulatore Generale Fr. Carlo Calloni e il Capo di Casa Savoia, Emanuele Filiberto. Questi interventi hanno conferito all’incontro un ulteriore senso di solennità, ribadendo la centralità del ricordo nella formazione delle nuove generazioni.
Educare alla legalità attraverso l’esempio
L’incontro ha rappresentato non solo un momento di memoria e commemorazione, ma anche un’importante occasione educativa. L’esempio di Salvo D’Acquisto è stato proposto ai bambini come modello di coraggio, altruismo e senso del dovere, valori fondamentali per la costruzione di una coscienza civica e democratica.
Come ha affermato uno degli intervenuti, “La memoria non è solo passato, ma fondamento del presente e guida per il futuro”. E in questa direzione si è mossa la cerimonia, restituendo senso e significato al sacrificio di un giovane carabiniere che, con il suo gesto estremo, ha scritto una delle pagine più luminose della storia italiana.