Sorrento, si dimette la maggioranza: cade l’amministrazione Coppola travolta dall’inchiesta giudiziaria

È ufficiale: l’amministrazione comunale di Sorrento si scioglie. Nella serata di oggi, i componenti della giunta e i rappresentanti della maggioranza nel consiglio comunale hanno rassegnato le dimissioni nelle mani del segretario generale Candida Morgera, aprendo la strada allo scioglimento anticipato del consiglio comunale e alla nomina di un commissario prefettizio da parte del prefetto di Napoli, Michele Di Bari.

La decisione arriva in seguito al terremoto giudiziario che ha coinvolto il sindaco Massimo Coppola, sospeso dal prefetto nelle stesse ore, un assessore, alcuni dirigenti e funzionari. Il tutto è partito dall’arresto in flagranza, lo scorso 20 maggio, del primo cittadino e del suo collaboratore Francesco Di Maio, sorpresi all’uscita di un ristorante con 6.000 euro in contanti, appena consegnati dall’imprenditore della refezione scolastica Michele De Angelis, presidente della cooperativa Prisma. Era l’ultima di numerose tangenti versate negli anni, per un totale stimato di circa 100.000 euro. De Angelis, stremato, aveva deciso di rivolgersi alla Guardia di Finanza.

In mattinata, Coppola aveva trasmesso le proprie dimissioni all’Ufficio Protocollo del Comune. Tuttavia, erano sorti dubbi sulla validità giuridica dell’atto, e in ogni caso sarebbe stato necessario attendere 20 giorni per la loro efficacia. Per questo, nel pomeriggio si è aperto un clima teso e d’attesa davanti al municipio, dove era stato convocato il consiglio comunale alle ore 18. Ma il consiglio non si è mai svolto: “alle 20.20, una ventina di sorrentini, stremati dall’attesa, erano esplosi in un polemico applauso per sollecitare l’uscita dei politici dagli uffici”, mentre all’interno si discutevano le modalità delle dimissioni.

Nel frattempo, il sindaco facente funzioni Paolo Pane aveva convocato una giunta per approvare alcune delibere in extremis. Subito dopo, undici consiglieri di maggioranza si sono riuniti nella stanza del segretario per firmare le dimissioni. Non hanno partecipato i consiglieri legati all’ex candidato sindaco Mario Gargiulo, che negli ultimi mesi avevano sostenuto la giunta Coppola.

“La consapevolezza dell’alto valore dell’istituzione rappresentata, il senso di responsabilità di fronte ai cittadini e, non ultimo, l’amore per la nostra città, ci spinge a rassegnare le dimissioni. Riponiamo la massima fiducia nell’attività della magistratura – hanno dichiarato i rappresentanti della giunta e i componenti di maggioranza del consiglio comunale – e attendiamo gli sviluppi delle indagini che, auspichiamo, facciano piena luce su eventuali responsabilità”.

Dimissionari Luigi Di Prisco, Antonino Apreda, Desirè Ioviero, Gianluigi De Martino, Imma Savarese, Massimo Staiano, Giuseppe D’Esposito, Antonino De Rosa, Luciana Cafiero, Adolfo Acampora e Federico Cuomo. Non hanno lasciato l’incarico Mariano Pontecorvo, Alessandro Acampora e Ivan Gargiulo.

Toccherà ora al prefetto Michele Di Bari, preso atto delle dimissioni, nominare un commissario prefettizio che guiderà il Comune in attesa di nuove elezioni. Intanto, per domani è attesa anche la sentenza del Consiglio di Stato sui ricorsi relativi all’incandidabilità di alcuni eletti alle amministrative del 2020.

Sarah Riera

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