Un’inaugurazione carica di significato quella che si è tenuta in via San Giuseppe alle Paludi, a Torre del Greco, nella zona un tempo considerata fortino della camorra. Proprio lì, all’ingresso sud del cimitero, è stato svelato il murales della legalità, un’opera che unisce memoria, impegno e speranza.
Alla cerimonia hanno partecipato autorità civili e religiose, il vicesindaco Michele Polese in rappresentanza dell’amministrazione comunale, e la fanfara dei carabinieri. Ai piedi del murales, di fronte alla Chiesa di San Giuseppe alle Paludi, è stata collocata anche una panchina, a simboleggiare un luogo di riflessione e memoria.
Tra i volti raffigurati spicca quello di Giovanni Guarino, il diciannovenne ucciso da due baby killer di Torre Annunziata davanti al luna park di Leopardi. Accanto a lui compaiono figure emblematiche della lotta alla criminalità e della cultura della legalità: il giudice Giovanni Falcone, vittima della strage di Capaci del 1992, papa Giovanni Paolo II, il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa e Peppino Impastato, assassinato in Sicilia nel 1978.
Significativo il messaggio impresso sull’opera, tratto da un pensiero di Peppino Impastato:
“Se si insegnasse la bellezza alla gente, la si fornirebbe di un’arma contro la rassegnazione, la paura e l’omertà“.
Il murales è stato voluto fortemente da don Daniele Izzo, sacerdote della parrocchia del quartiere, con il sostegno della giunta comunale guidata dal sindaco Luigi Mennella. Il Comune ha stanziato un contributo di 6.000 euro, affidato all’associazione culturale Il Simposio delle Muse, incaricata dalla parrocchia per la realizzazione dell’opera.
Filippo Raiola