Nella conferenza stampa odierna, prima della partita di domani a Reggio Emilia contro la Moldavia, il commissario tecnico Spalletti ha dato l’annuncio, dopo il consulto con il presidente Gravina avuto nell’immediato della debacle contro la Norvegia a Oslo.
“Ieri sera siamo stati insieme un bel po’ e mi ha comunicato che sarò sollevato dall’incarico. Io non avrei mollato, ma esonero è“.
Spalletti ha fatto altresi sapere che avrebbe continuato l’avventura al timone della Nazionale per arrivare alla conquista della partecipazione ai Mondiali USA 2026. In ogni caso il ct ha ammesso le sue responsabilità di questa situazione ricevendo tutto il supporto possibile dalla FIGC nel corso della sua collaborazione con il club Italia.
Probabilmente già dopo l’eliminazione all’ultimo Europeo con la Svizzera, la Federazione avrebbe potuto decidere per un cambio alla guida tecnica.
Il ct risolverà il suo contratto con la Federazione dopo il match contro la Moldavia di domani sera a Reggio Emilia, dove occorrerà assolutamente vincere per non perdere il contatto con la seconda piazza nel girone per assicurarsi la partecipazione almeno a playoff. Playoff sempre indigesti nelle ultime due edizioni con eliminazioni subite da Svezia prima e Macedonia del Nord dopo.
Sarebbe esiziale non partecipare alla terza volta ai Mondiali dopo il flop nel 2018 con Ventura e nel 2022 con Mancini ct.
In ogni caso ora l’Italia è chiamata a vincere tutte le sette gare rimaste nel girone con Norvegia in casa a novembre e quindi Moldavia, Israele ed Estonia facendo anche tanti gol per ribaltare la pessima differenza reti totale. Attualmente il gruppo I vede in resta la Norvegia con 9 punti in 3 partite con l’Italia a 0 con una sola partita disputata.
I possibili sostituti
La lista è molto nutrita e Gravina deve decidere da subito. La piazza spinge per Claudio Ranieri, 73 anni che quest’anno ha chiuso con la Roma dopo un campionato brillante. L’allenatore romano aveva dichiarato che per lui l’avventura in panchina era terminata, ma se ora chiamasse l’Italia, potrebbe ritornare sui sui suoi passi lasciando l’incarico all’interno della società capitolina?
In pole c’è anche Stefano Pioli, ora in Arabia con l”Al Nassr ancora sotto contratto per un anno. Con Pioli ci sarebbero da dirimere le questioni per la rescissione del ricco contratto con il club arabo (ben 12 milioni)
Più defilati gli altri nomi come quello di Roberto Mancini ( un ritorno difficile, ma suggestivo visto che il Mancio ha recentemente dichiarato che lasciare la guida dell’Italia fu un errore), poi Rino Gattuso, Daniele De Rossi e Fabio Cannavaro, calciatori storici dell’ultima Italia vittoriosa nel Mundial del 2006.
Martedì pomeriggio la decisione della Federazione dopo un incontro finale tra il presidente Gravina e l’ormai ex ct Spalletti.
Domenico Ferraro