Michelangelo (Charlton Heston) è già un affermato scultore quando viene incaricato da papa Giulio II di affrescare la Cappella Sistina. Tra tormenti artistici e personali litigi con il ruvido committente, Michelangelo distrugge le sue pitture, si ammala, cade dall’impalcatura. Sta quasi per abbandonare l’impresa, ma in extremis arriva la riconciliazione col papa e col proprio genio pittorico. Opera storica spettacolare.
Ci sono molte similitudini tra questo film di grande successo ed i lavori quasi effettuati dalla ditta che ha avuto in sub appalto il Giraud, ma paragonare qualche dirigente a Michelangelo è una bestemmia, quindi perdonatemi, ma di certo sarà stato un tormento anche per lui.
Ora a Torre Annunziata si aspetta il momento dell’estasi, quando si apriranno le porte del tempio del calcio Savoia, dove faremo finta di non vedere lo scempio della tribuna, ma la bellezza di poter assistere alle gesta dei nostri bianchi.
L’ultima novità è che entro la fine di giugno, la struttura sarà consegnata alla società, ma si deve concedere alla stessa compagine amministratrice anche la possibilità di avere la concessione della struttura, per poter programmare stagioni che dovranno essere molto gratificanti. Ora la palla passa alla politica torrese, a cui sta tanto a cuore lo sviluppo del territorio, che dovrà assolutamente dare una svolta precisa alla situazione.
…e mò bona jurnata
Ernesto Limito