Dopo Bartolo Longo, anche Marianna Farnararo De Fusco, sua moglie e cofondatrice del Santuario mariano di Pompei, potrebbe essere proclamata beata. Lo ha annunciato l’arcivescovo di Pompei monsignor Tommaso Caputo durante la recente cerimonia di intitolazione della biblioteca del liceo cittadino alla figura della contessa, accennando all’avvio di uno studio preliminare in vista di un possibile processo di beatificazione.
Una notizia che accende i riflettori su una figura rimasta troppo a lungo in ombra, ma che oggi torna protagonista grazie alla biografia “Una vita da santa”, scritta da Attilio Pepe e pubblicata da Graus Edizioni, che sarà presentata venerdì alle ore 18 nell’aula consiliare del Comune di Pompei.
Una donna tra santi e beati
Marianna Farnararo, contessa di origini pugliesi, visse un’esistenza all’insegna della carità e della fede, segnata dalla precoce vedovanza e dalla responsabilità di crescere cinque figli. Fu allieva spirituale e compagna d’opere di Caterina Volpicelli, oggi santa, e frequentò il “cenacolo” di altri futuri santi come padre Ludovico da Casoria e Giuseppe Moscati.
La sua vita si intrecciò in modo indissolubile con quella di Bartolo Longo, al quale fu accanto nella costruzione del Santuario di Pompei. I due si sposarono per mettere a tacere le malelingue sull’intensità del loro legame spirituale, ma la loro unione fu anche una solida alleanza nella fede e nella carità.
Un’eredità concreta e spirituale
Dalla biografia emergono episodi emblematici dell’impegno di Marianna: tra tutti, la vendita delle proprie terre a Pompei per finanziare la costruzione del Santuario, oggi uno dei luoghi di culto mariano più visitati al mondo. Per molti, senza il suo sacrificio e la sua determinazione, il sogno di Bartolo Longo non si sarebbe mai realizzato.
La presentazione del libro
All’evento di presentazione interverranno, oltre all’autore:
Carmine Lo Sapio, sindaco di Pompei;
Mons. Tommaso Caputo, arcivescovo di Pompei;
Miranda Carrieri, direttrice del Museo diocesano di Monopoli;
Filomena Zamboli, dirigente del liceo Pascal di Pompei;
Giuseppe Palmisciano, borsista dell’Istituto San Pio V di Roma;
Anna Cristiana Pentone, preside dell’I.C. Solimena di Nocera Inferiore.
A moderare l’incontro sarà Lino Zaccaria, autore della prefazione e profondo conoscitore della storia della Chiesa partenopea.
Verso la beatificazione?
“La sua è stata davvero una vita da santa”, ha sottolineato Zaccaria, riproponendo un interrogativo che da anni circola tra studiosi e fedeli: perché la Chiesa non ha ancora riconosciuto pienamente il valore spirituale e caritativo di Marianna De Fusco? Ora, forse, è arrivato il momento di rispondere, grazie al lavoro degli esperti incaricati dall’arcidiocesi.
Se beatificazione sarà, la contessa Marianna potrà finalmente ottenere il posto che merita accanto al marito Bartolo Longo e agli altri grandi nomi della santità meridionale.