Un tragico incidente sul lavoro ha spezzato la vita di Carmine Vitolo, operaio 55enne originario di Nocera Inferiore e residente a Sarno, precipitato da un’impalcatura mentre era impegnato in un’attività considerata di routine. Il fatto è avvenuto nel tardo pomeriggio di ieri a Poggiomarino, in provincia di Napoli, lasciando sgomenti colleghi, residenti e l’intera comunità di Sarno.
Lavoro di routine trasformato in tragedia
Carmine Vitolo stava svolgendo un’operazione apparentemente ordinaria: doveva prelevare delle lamiere coibentate e trasportarle in mansarda. Un compito usuale per un operaio esperto come lui, che da anni lavorava con professionalità e attenzione. L’intervento si inseriva in una commessa per conto di una ditta con sede proprio a Sarno, specializzata nel trasporto di merci.
Il cantiere si trovava in via Arcivescovo D’Ambrosio, alla periferia di Poggiomarino, nei pressi della frazione di Flocco, una zona che collega alla vicina Terzigno e a Boscoreale. Qui l’operaio stava salendo su un’impalcatura per portare il materiale all’interno di una mansarda di una casa in costruzione, quando è improvvisamente precipitato da un’altezza di circa tre metri.
L’impatto e i soccorsi immediati
Secondo quanto ricostruito, Carmine ha perso l’equilibrio durante la salita. Non è ancora chiaro se la caduta sia stata causata da un improvviso malore o da una disattenzione, ma l’impatto è stato letale. L’uomo ha perso conoscenza all’istante e, come riferito dai testimoni, è rimasto immobile a terra, privo di sensi.
I colleghi di lavoro e i proprietari dell’abitazione hanno immediatamente allertato i soccorsi. Sul posto sono arrivati i carabinieri della stazione di Poggiomarino, coordinati dal maresciallo Giuseppe Garozzo, insieme al personale sanitario del 118. Tuttavia, per Vitolo non c’è stato nulla da fare: i medici hanno potuto solo constatarne il decesso, ogni tentativo di rianimazione è risultato vano.
Indagini sulle misure di sicurezza
Subito dopo l’incidente, sul cantiere sono intervenuti anche i carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro, incaricati di verificare le condizioni in cui si stava operando. L’attenzione si è concentrata sulle misure di sicurezza, spesso trascurate o applicate solo parzialmente, e in particolare sul montaggio dell’impalcatura da cui è avvenuta la caduta.
Secondo i primi accertamenti, Carmine Vitolo risultava regolarmente assunto dalla ditta per cui stava lavorando e aveva un contratto attivo da diversi anni. Tuttavia, resta da chiarire se nel cantiere fossero effettivamente garantite tutte le tutele previste per la sicurezza dei lavoratori.
Verifiche in corso sulla dinamica della caduta
Durante tutta la giornata di ieri, i militari hanno effettuato rilievi tecnici sulla scena dell’incidente. Gli accertamenti proseguiranno anche oggi, con ulteriori controlli sull’impalcatura e su come essa sia stata allestita. Al centro delle indagini c’è la necessità di capire se si sia trattato di un cedimento strutturale, di una distrazione o di un evento improvviso come un malore.
Su incarico della Procura di Torre Annunziata, i carabinieri hanno già ascoltato diversi testimoni, compresi i colleghi dell’operaio e i presenti al momento della caduta. Sono in corso anche tentativi di reperire eventuali immagini registrate da sistemi di videosorveglianza attivi lungo la strada, nella speranza che abbiano immortalato i momenti precedenti e successivi alla caduta.
L’ipotesi di un’autopsia
Non è escluso che il pubblico ministero decida di disporre l’autopsia sul corpo di Carmine Vitolo. L’esame autoptico potrebbe chiarire con precisione se la caduta sia stata conseguenza di un problema fisico improvviso, come un infarto o un ictus, oppure se sia avvenuta per cause esterne legate alla sicurezza del cantiere.
Ogni dettaglio è fondamentale per ricostruire con esattezza la dinamica e, eventualmente, individuare eventuali responsabilità penali.
Cordoglio a Sarno e Poggiomarino
La notizia della tragedia ha colpito profondamente la comunità di Sarno, dove Vitolo era conosciuto e stimato. Il 55enne viveva con la moglie e i due figli, un ragazzo di 25 anni e una ragazza di 22. Era partito di buon mattino per un lavoro come tanti, in un’area poco distante da casa, convinto di fare solo un’altra giornata di routine.
In tanti, già nelle ore successive all’incidente, si sono recati nell’abitazione della famiglia Vitolo per esprimere cordoglio e vicinanza. L’uomo era ritenuto da tutti un lavoratore esperto e scrupoloso, abituato ad affrontare con competenza ogni incarico.
Anche a Poggiomarino, l’incidente ha scosso la cittadinanza. Numerosi residenti sono accorsi sul luogo del cantiere attirati dalle grida e dalle sirene dei soccorsi. L’ennesima tragedia sul lavoro, avvenuta in un contesto che non presentava apparenti elementi di rischio elevato, ha lasciato un senso di incredulità e dolore.