Dal prossimo fine settimana e fino al 14 settembre, il lungomare di Castellammare di Stabia sarà interdetto ad auto e moto ogni weekend, come deciso dall’amministrazione comunale. L’area interessata è corso Garibaldi, dal tratto che va dall’incrocio con traversa del Pescatore fino a piazza Principe Umberto.
Nel dettaglio, la zona a traffico limitato sarà attiva:
- venerdì e sabato dalle 20:30 all’1:30;
- domenica dalle 20:30 alle 23:30.
La decisione si inserisce in continuità con la sperimentazione dell’estate scorsa ed è motivata da esigenze legate alla sicurezza, alla mobilità urbana e alla vivibilità del centro cittadino. In particolare, il provvedimento mira a ridurre la pericolosa convivenza tra le migliaia di pedoni che ogni sera affollano il lungomare e i mezzi motorizzati che sfrecciano lungo corso Garibaldi, teatro in passato di diversi incidenti. La questione è stata più volte sollevata anche dai titolari dei locali della villa comunale, preoccupati per l’incolumità dei clienti.
In assenza di un nuovo piano urbano di mobilità, ancora in fase di elaborazione, l’amministrazione ha deciso di intervenire nel breve periodo con Ztl temporanee e mirate, in attesa di soluzioni strutturali che, però, si prospettano solo a medio-lungo termine. Tra le ipotesi future, ad esempio, c’è la realizzazione di un parcheggio multipiano nell’area dell’ex cinema Montil in via Bonito.
Al momento, però, non è chiaro se verranno predisposte nuove aree di sosta temporanee per agevolare l’afflusso verso il centro. L’unica conferma è l’estensione fino a fine settembre del parcheggio del mercato ortofrutticolo di via Virgilio. Il Comune aveva promosso un avviso per consentire ai privati proprietari di suoli liberi di aprire parcheggi a pagamento temporanei, ma al momento non risultano attivate nuove aree.
Il traffico resta dunque uno dei nodi più critici della città, complice la carenza di parcheggi e un trasporto pubblico insufficiente. In questo scenario, le chiusure serali sul lungomare rappresentano una misura di contenimento più che una soluzione definitiva, ma restano comunque un tentativo di tutelare sicurezza e qualità della vita in una zona strategica e frequentata come la villa comunale.
Sarah Riera