Il tema della riapertura del Pronto Soccorso dell’Ospedale di Boscotrecase è tornato con forza al centro del dibattito pubblico grazie a un nuovo intervento del gruppo civico Nucleo Operativo, che ha indirizzato una PEC alle massime istituzioni nazionali e locali, dalla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ai sindaci del territorio, per denunciare l’assenza di azioni concrete e il mancato rispetto degli impegni assunti nei mesi scorsi.

Le promesse non mantenute

“Il comitato scrivente si è più volte sentito ‘promettere’ la messa in atto di un consiglio comunale monotematico con oggetto la riapertura del pronto soccorso di Boscotrecase”, si legge nella comunicazione inviata dal Nucleo Operativo. Il riferimento diretto è al presidente del consiglio comunale di Torre Annunziata, Davide Alfieri, che nei mesi scorsi aveva ipotizzato la convocazione di un incontro ufficiale sul tema, mai concretizzatosi.Boscotrecase, il pronto soccorso resta chiuso: il comitato denuncia promesse disattese

Secondo il comitato, altre urgenze cittadine sarebbero state ritenute più importanti, causando continui rinvii e una pericolosa stasi istituzionale sulla vicenda. Il tono della PEC è deciso: si contesta la mancanza di priorità politica nei confronti di un tema che riguarda la salute di oltre 200.000 abitanti dell’area vesuviana.

Un solo Pronto Soccorso per 200.000 persone

Al centro della denuncia c’è la gravissima carenza di presìdi sanitari disponibili sul territorio. Attualmente, l’unico Pronto Soccorso attivo è quello dell’ospedale di Castellammare di Stabia, che secondo quanto riportato dal comitato sarebbe fortemente sotto pressione, in quanto costretto a gestire tutte le emergenze provenienti dai comuni vicini, tra cui anche Torre Annunziata, Boscotrecase, Boscoreale e altre località della zona.

Il Nucleo Operativo evidenzia come l’assenza di un secondo punto di riferimento per le urgenze stia generando ritardi nei soccorsi, sovraffollamenti e un grave rischio per la salute pubblica. In questo scenario, la mancata riapertura del presidio di Boscotrecase viene considerata ingiustificabile e dannosa.

Le motivazioni ufficiali e le contraddizioni istituzionali

Tra le spiegazioni fornite dalle istituzioni per giustificare la mancata riattivazione del Pronto Soccorso di Boscotrecase vi è la carenza di personale medico e infermieristico specializzato in medicina d’urgenza. Una motivazione che, tuttavia, il comitato contesta apertamente, sottolineandone l’incoerenza con altre iniziative recentemente annunciate dalla Regione.

“In questo caso come verrà colmata la mancanza di personale sanitario?”, chiede polemicamente il gruppo civico, facendo riferimento alle dichiarazioni del Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, che ha annunciato la volontà di costruire un nuovo ospedale a Castellammare di Stabia.

Secondo il Nucleo Operativo, se davvero esistesse un’emergenza di organico, sarebbe illogico pianificare la costruzione di una nuova struttura ospedaliera, senza prima garantire la piena operatività di quelle già esistenti e chiuse, come appunto quella di Boscotrecase. Da qui, l’accusa di contraddizione palese tra parole e atti politici.

La richiesta urgente di un consiglio comunale

Il gruppo civico chiede con forza che il consiglio comunale monotematico sulla riapertura del pronto soccorso venga convocato senza ulteriori rinvii, considerandolo un atto necessario per riportare la questione all’interno di una cornice istituzionale, trasparente e partecipata.

Nella PEC inviata a tutte le istituzioni coinvolte, il Nucleo Operativo ricorda che il tema della sanità non può essere trattato come un argomento di secondo piano, perché riguarda direttamente la vita quotidiana di migliaia di cittadini. Per questo motivo, l’appello rivolto agli amministratori locali è chiaro: affrontare pubblicamente e ufficialmente una crisi sanitaria che non può più essere ignorata.

Sarah Riera

Donazione sostieni il Gazzettino Vesuviano