Una città intera si è fermata questa mattina per ricordare Giancarlo Siani, il giovane giornalista de Il Mattino assassinato dalla camorra il 23 settembre 1985. Centinaia di studenti degli istituti scolastici oplontini hanno partecipato a una marcia della memoria che ha attraversato le strade cittadine, trasformandole in un fiume di voci, colori e speranza.
Partiti dallo stadio Giraud, i ragazzi hanno sfilato fino alla basilica della Madonna della Neve, intonando cori e slogan come «Giancarlo Siani uno di noi», a testimonianza di un legame profondo con il cronista simbolo di coraggio e impegno civile.
Ad accoglierli in basilica è stato il rettore don Paolino Franzese, che ha guidato un momento di riflessione: «Siamo sale della terra e luce del mondo se proviamo a imitare la testimonianza di Giancarlo – ha detto –. Vivete come lui. Imitate le sue virtù, non lasciate nessuno indietro. Non schieratevi con i potenti, ma tendete la mano a chi è in difficoltà. Questo è il modo migliore per ricordarlo».
All’interno della chiesa, gli studenti hanno presentato dipinti, cartelloni, poesie e messaggi di speranza, semplici e potenti, che racchiudono il desiderio di costruire un futuro diverso, libero dalle ombre della criminalità.
«I giovani di Torre Annunziata non hanno dimenticato il tuo coraggio», hanno dichiarato idealmente rivolgendosi a Siani.