Saluto dell’Arcivescovo di Pompei, Monsignor Tommaso Caputo, a Monsignor Vincenzo Pisanello, Vescovo di Oria
Eccellenza,
è con gioia che Le do il benvenuto a Pompei in questo giorno solennissimo, che precede di appena due settimane un altro giorno solenne, domenica 19 ottobre, quando tutti noi, devoti della Madonna del Rosario, esulteremo perché Papa Leone XIV proclamerà santo il Beato Bartolo Longo.
Una provvidenziale coincidenza ha voluto che la prima domenica di ottobre “cadesse” il giorno 5, anniversario della nascita al Cielo di Bartolo Longo e ricorrenza della sua festa liturgica.
Proprio Lei, cara Eccellenza, che guida la Diocesi di Oria dal 2010, è il “vescovo di Bartolo Longo” perché Latiano, la Città che nel 1841 diede i natali al Fondatore, è nel cuore del territorio della sua Chiesa particolare. È a Latiano che Bartolo Longo fu educato alla fede da mamma Antonia Luparelli e dal papà medico Bartolomeo; è a Latiano che gli fu insegnato a fare il segno della croce e a pronunciare per la prima volta le parole “Ave Maria” Si può comprendere, così, la forza del vincolo che unisce Pompei e Latiano, sigillato dal gemellaggio tra le Città e dagli innumerevoli pellegrinaggi che, dalla sua terra, florida di fede, giungono ogni anno al Trono della Madonna.
Con Lei, caro fratello Vescovo Vincenzo, desidero salutare le autorità civili e militari, le autorità della nostra Città, i confratelli Vescovi, i sacerdoti, i religiosi, le religiose, i numerosi pellegrini giunti da tutta Italia e dall’Estero e i responsabili e gli ospiti delle numerose Opere di carità che accolgono neonati, bambini, ragazzi, mamme e tante altre persone in difficoltà, secondo l’esempio del Fondatore e della sua consorte, la Fondatrice Marianna Farnararo De Fusco, anch’ella pugliese, nata a Monopoli.
Il nostro pensiero va anche a tutti coloro che ci seguono attraverso la tv e lo streaming. E sono in comunione di preghiera con noi anche i devoti della Madonna di Pompei che, ad ogni latitudine, si ritrovano oggi per celebrare quella che il Beato Bartolo Longo, giustamente, definiva “l’Ora del Mondo”.
La preghiera concorde è immagine di pace, “una pace disarmata e disarmante” per utilizzare le parole di Papa Leone XIV. Nell’Udienza Generale di mercoledì 24 settembre, il Santo Padre ci ha esortato a recitare il Rosario per la pace ogni giorno del mese di ottobre.
Possa ognuno di noi impegnarsi ad essere sempre operatore di pace. È la grazia che chiediamo nel celebrare l’Eucaristia quest’oggi dinanzi alla Facciata del Santuario, dedicata alla pace universale.
A Lei, cara Eccellenza, il nostro grazie per aver accolto l’invito e per la testimonianza di fede e di devozione mariana della Chiesa di Oria, che non finiremo mai di ringraziare per averci donato Bartolo Longo, “figlio adottivo”, e Padre Fondatore, della nostra Pompei.
Benvenuto!
+ Tommaso Caputo
Arcivescovo Prelato e Delegato Pontificio









