Boscoreale, il papà di Pasquale Nappo: “Colpito da un proiettile vagante, non era lui l’obiettivo”

«Mio figlio è sempre stato un ragazzo tranquillo. Ha sentito degli spari, si è affacciato ed è stato colpito da un proiettile vagante. Non era lui l’obiettivo. Era bravissimo». A parlare è Salvatore Nappo, il padre di Pasquale, il giovane di 18 anni ucciso nella notte a Boscoreale, in provincia di Napoli.

L’uomo, distrutto dal dolore, racconta gli ultimi momenti prima della tragedia: «L’avevo sentito a mezzanotte, era a Napoli a una festa. Al ritorno si era fermato con gli amici in piazza. Era sereno, frequentava persone tranquille. Si era diplomato da poco ma lavorava per non pesare sulla famiglia. Ora chiediamo solo giustizia e vogliamo sapere perché è successo questo a noi».

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Un dolore che ha scosso l’intera comunità. «Questo evento mi ha sconvolto come sindaco e come padre – ha dichiarato Pasquale Di Lauro, sindaco di Boscoreale –. Non è giusto che un ragazzo di 18 anni veda i suoi sogni infranti da un evento così terribile».

In piazza, tanti amici e coetanei di Pasquale hanno voluto esprimere la loro vicinanza alla famiglia: «Siamo sconvolti – racconta un giovane –. Pasquale era un ragazzo perbene».

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