Suv lanciato a velocità in discesa, ucciso l’agente Scarpati: arrestato 28enne positivo ad alcol e cocaina

La morte del capo pattuglia Aniello Scarpati in viale Europa è avvenuta dopo l’impatto contro una BMW X4 lanciata in discesa a velocità sostenuta. L’auto era guidata da Tommaso Severino, 28 anni, volto poco noto agli archivi giudiziari se non per una denuncia per rissa risalente al passato. Il veicolo era stato noleggiato da mesi per l’azienda che il giovane gestiva insieme al padre, specializzata nella compravendita di abiti e accessori usati nell’area vesuviana. Nell’incidente è rimasto gravemente ferito anche l’agente Ciro Cozzolino.

Severino, che nella notte dopo lo schianto si era presentato una prima volta al pronto soccorso dell’ospedale Maresca con tre dei cinque passeggeri presenti in auto, è poi scomparso fino alle 13.30 del giorno successivo, quando ha fatto ritorno nello stesso ospedale per una frattura al setto nasale. In quel momento i sanitari hanno provveduto alla segnalazione alle forze di polizia.

Gli accertamenti clinici hanno confermato la positività alla cocaina e un valore di 1,1 milligrammi per litro di alcol, oltre il doppio della soglia consentita dalla legge. Il fascicolo d’indagine è stato affidato al pm Alessandro Riccio della Procura di Torre Annunziata.

Agli investigatori Severino ha ricostruito la serata: uscita iniziale con un amico nella zona dei baretti, poi il recupero di un terzo uomo non conosciuto dallo stesso 28enne. Successivamente il gruppo ha raggiunto la figlia di uno dei passeggeri, una tredicenne appena uscita da una festa, accompagnata da una coetanea e da un diciassettenne. Tutti sono saliti in auto prima che il suv intraprendesse il percorso verso casa. In piena discesa e con velocità elevata è avvenuto l’impatto sulla fiancata sinistra della volante che arrivava in senso opposto.

Il crollo emotivo di Severino è avvenuto durante il colloquio con gli agenti nelle ore successive. Il 28enne è scoppiato in lacrime quando è stato informato che Scarpati era padre di tre bambini e ha pronunciato frasi di autoaccusa e disperazione.

In serata è stato trasferito nel carcere di Poggioreale. A suo carico le accuse sono omicidio stradale, lesioni gravissime e omissione di soccorso, aggravate dall’uso di sostanze psicotrope e stupefacenti. I suoi difensori sono gli avvocati Domenico Dello Iacono e Valentina Alfieri. L’udienza di convalida dell’arresto è prevista tra domani e martedì.

Sarah Riera

Donazione sostieni il Gazzettino Vesuviano