Assessore Romano: “Destinare proventi beni confiscati a camorra a fondo per ambiente”.

“Destinare una parte dei proventi dalle confische di beni, mobili e immobili, appartenenti a esponenti della mafia e della camorra ad alimentare  un fondo per l’esecuzione degli interventi di  bonifica  e recupero delle discariche abusive”. E’ questa la richiesta che l’assessore all’Ambiente della Regione Campania, Giovanni Romano, formula, attraverso una nota, al Ministro dell’Interno, Roberto Maroni.“L’idea – spiega l’Assessore – è quella di riprendersi il maltolto per finalizzarlo al ripristino dei luoghi oggetto di violenza e svilimento proprio a danno di chi ha maledettamente lucrato distruggendo il territorio della Regione. Un’azione che – dice Romano nella lettera al Ministro – rafforzerebbe l’immagine di uno Stato forte, che non arretra ma colpisce con fermezza e giustizia”.La nota parte dall’analisi dello stato delle cose: “la Campania affronta – scrive l’Assessore – una delle più terribili emergenze ambientali della sua storia. La devastazione di una consistente porzione del suo territorio, causata dallo sversamento di rifiuti tossici e pericolosi in discariche abusive controllate da organizzazioni criminali, rischia di trasformarsi in catastrofe. I danni all’ecosistema sono al limite dell’irreversibilità; gli stessi insediamenti urbani risultano fortemente interessati da fenomeni di inquinamento del suolo che, di qui a breve, rischiano di compromettere la falda acquifera, rendendo sempre più difficile l’approvvigionamento per usi irrigui e idropotabili. Va messa in campo – afferma ancora Giovanni Romano – una decisa azione di bonifica e messa in sicurezza, per evitare una degenerazione senza precedenti. La dimensione del problema è però tale da non poter essere affrontata con le scarse risorse regionali e nazionali, ordinarie e straordinarie.  Abbiamo bisogno di una provvista finanziaria ingente e immediatamente disponibile. Il nuovo governo regionale eredita una situazione drammatica, fortemente compromessa sul piano finanziario, ambientale e morale. A questa situazione tutte le articolazioni dello Stato – conclude l’assessore regionale all’Ambiente – debbono saper reagire, concorrendo al ripristino della legalità e al rafforzamento della credibilità delle istituzioni  in un’area chiave del Mezzogiorno e del Paese”.

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