Apprendo con molto stupore che l’amministratore unico di terme di stabia abbia parlato, il fatto desta molto sbigottimento e sa di miracolo, prodigio che se accompagnato dal merito che si è assunto della definizione soluzione della “questione termalismo” assume toni veramente soprannaturali. Siamo tutti entusiasti, lavoratori prima di tutti, ma anche tutti gli stabilimenti termali della regione campania di cui, il dott. Iovieno, ha mostrato di esserne degno e qualificato rappresentante. Eppure l’ingegnere prestato al termalismo non è nuovo ad exploit del genere, fece dichiarazioni simili appena un anno fa in relazione al presunto risanamento del bilancio dell’azienda del solaro, non attese nemmeno che si arrivasse alla fine dell’anno, evidentemente ha di questi scarti di protagonismo esasperato. Si potrebbe solo ricordare all’amministratore unico che nel mese di settembre 2009 scadevano le convenzioni delle terme con l’asl relative sia al termalismo che alla fisiokinesiterapia, la comunicazione arrivò sulla sua scrivania attraverso il direttore generale Marasca. La scadenza delle convenzioni comportava come immediata conseguenza il congelamento degli emolumenti dovuti dall’asl in relazione alle cure erogate. Questa situazione è stata per mesi, molti mesi, nascosta agli occhi ed alla conoscenza dei rappresentanti dei lavoratori, e solo a risultato elettorale acclarato, quello comunale e regionale, la comunicazione è stata tirata fuori. Evidentemente la ragione predominante era rappresentata dal fatto che sia all’asl che al comune di castellammare di stabia a governare era la parte politica che aveva scelto sia lo stesso Iovieno che Marasca, ed era loro “dovere” tutelare il centrosinistra nel periodo pre-elettorale mica i lavoratori. Sempre con molto discernimento è riuscito a tener nascosto il contenuto della determina dirigenziale che, redigeva nel mese di novembre 2009, e stabiliva di raddoppiare gli emolumenti al direttore Marasca mentre i lavoratori stagionali perdevano periodi e quelli a tempo indeterminato si sorbivano la cassa integrale. Oggi, pur non avendo mai parlato con Caldoro, rivendica la paternità della soluzione della problematica termale, dimenticando che l’unico interlocutore credibile del presidente è stato solo il sindaco Bobbio, omettendo di ricordare che non è mai riuscito a parlare con il commissario dell’asl na3, convinto che il solo esperire un atto tecnico burocratico, rappresentato dalla firma apposta in calce ai contratti, possa rappresentare la prova della sua grande capacità manageriale. Ha solo perso una grande occasione per fare una bella figura.
Antonio Carrillo
Consigliere comunale PdL