“Siamo tutti indignati – ha continuato Depalma – e la nostra indignazione è sinonimo della dignità che da sempre caratterizza il nostro popolo, essere qui stasera vuol dire essere dignitosi, essere rispettosi,essere speranzosi. La Chiesa non può far finta di non vedere, questo l’arcivescovo ha voluto trasmettere ai cittadini, alle istituzioni e alle telecamere accorse in tante per l’evento, continua dicendo che questo popolo ripudia la violenza, è un popolo pacifista che non chiede altro che riavere il territorio cosi come
Dio l’ha creato, un territorio sano, pulito in cui poter fondare il futuro per i nostri figli. Metteteci un po’ di cuore, è questo che chiediamo, dimostrate che ci tenete a questo territorio, seguite il vostro cuore e le vostre coscienze e ce la faremo”. Ancora una volta il monsignore ha ribadito il concetto dicendo che i cittadini devono continuare ad essere rispettosi delle istituzioni e chiede un aiuto a Dio affinché con la propria forza possa “trafiggere le coscienze” ed entrare nei loro cuori, facendo si che a tutti sia data l’opportunità di riavere questo territorio così come ce l’hanno lasciato i nostri padri, un territorio sano dove dar vita al nostro futuro. Infine, Depalma ha lanciato un annuncio alle istituzioni a livello nazionale affinché possano incontrarsi e trovare delle soluzioni alternative che siano a favore della vita e non della morte. Tra gli applausi della folla il monsignore si allontana dal microfono e don Alessandro parroco di Boscoreale ha invitato il sindaco Langella “a salire sul palco e a parlare ai suoi cittadini come un padre fa con i propri figli”.
“Boscoreale protesta pacificamente – ha detto Langella – affinché non venga riaperta la Cava Vitiello, che non può far altro che portare alla morte dei territori nei quali abbiamo il diritto di far crescere il nostro futuro, i nostri figli”.
Il sindaco Gennaro Langella ha poi ricevuto una telefonata ed ha annunciato a tutti i presenti che dall’altra parte del telefono c’era il sindaco di Terzigno che a Roma ha incontrato il presidente del consiglio Silvio Berlusconi.











