Sono convito che sia giunto il momento di ritirare la “procura in bianco” che ho sottoscritto al sindaco alla fine del mese di maggio. Le ragioni vanno ricercate nella gestione della fiducia che avevo nutrito nei principi ispiratori della campagna elettorale della quale siamo stati protagonisti. La coalizione aveva rivendicato, nel conferimento degli incarichi, il coinvolgimento delle professionalità locali e della società civile e politica nell’amministrazione della città, ma nel corso di questi sei mesi ha prevalso la logica del tecnicismo fine a se stesso, irresponsabile, avulso dalle realtà sociali di Castellammare, capace solo di scollare l’istituzione dalla città. Alla luce di quelle che sono le posizioni assunte dal sindaco Bobbio in relazione all’annuncio di avvalersi dell’apporto di privati in una sorta di “spezzatino” per le Terme di Stabia. Per quanto concerne il progetto di un housing sociale, esso vedrebbe realizzate solo le aspettative di chi, avendo rilevato 150.000 mt di area industriale a costi esigui per rilanciare l’apparato produttivo, fallito il progetto ha tentato di rivendere l’area alla tess ad un prezzo esorbitante(circa 30.000.000,00 di euro) per passare poi a parlare di insediamenti turistici, arrivando infine a formalizzare la proposta di costruire case popolari. Queste posizioni, e non sono le uniche, non sono state discusse né dai partiti, né con i partiti e nemmeno dalla società civile, che pure hanno redatto un programma elettorale che la città ha pienamente condiviso. A questo punto la parola torni alla politica, a quella del territorio nell’interesse supremo dei cittadini e della città. Pur permanendo, responsabilmente, nell’area della maggioranza, auspico che si proceda, con determinazione, ad invertire la tendenza, apertamente manifesta, della continuità amministrativa e politica con l’amministrazione Vozza, onde poter mantenere lealmente fede al patto con l’elettorato stipulato nella logica dello sviluppo e del lavoro. Il persistere del sindaco nella linea di uniformità amministrativa con la precedente amministrazione mi vedrebbe costretto, in forza del rispetto dello stesso patto, ad assumere le posizioni che l’elettorato ha inteso stabilire attraverso l’atto di fiducia conferitomi sulla base dei consensi ottenuti ed in linea con il risultato elettorale conseguito dalla coalizione.
Antonio Carrillo
Consigliere comunale PdL