Tolleranza zero contro “cemento selvaggio” nell’area archeologica di Varano: su disposizione del sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Bobbio, gli agenti della squadra di polizia edilizia del Comando di polizia urbana hanno avviato nuovi e più incisivi controlli al fine di porre le premesse per reprimere, in via definitiva, l’abusivismo edilizio in zona.
Nei giorni scorsi, gli agenti come prima iniziativa sono intervenuti nell’area collinare della città, presso Villa San Marco e Villa Arianna, denunciando tre persone e apponendo i sigilli a un capannone, già sottoposto a provvedimento di sequestro da parte dell’autorità giudiziaria, che era stato trasformato in una casa abusiva.
“Con questo primo intervento, iniziamo a mettere mano a una delle piaghe peggiori da me ereditate: lo scempio e il saccheggio edilizio degli scavi archeologici di Varano. Dopo anni e anni di condiscendenza e di inerzia da parte delle precedenti Amministrazioni di centrosinistra, la cui inattività ha concorso a causare la situazione attuale, con la mia gestione parte l’attacco duro e inarrestabile contro l’abusivismo che ha fatto scempio degli Scavi. Vi sono interi lotti, nell’area archeologica di Varano, totalmente sottratti al possesso e al governo della Sovrintendenza, da parte di ben note e spregiudicate famiglie, contro le cui iniziative illegali non ci limiteremo alle sole denunce e ai soli sequestri”, ha dichiarato il sindaco, Luigi Bobbio.
“Ho infatti disposto un controllo a tappeto, dal punto di vista dell’abusivismo e delle occupazioni abusive, di porzioni del territorio, con l’obiettivo finale di arrivare all’abbattimento in tempi rapidissimi di quanto è stato costruito, nonché al pieno recupero del controllo dell’area da parte della legittima proprietà. Il rilancio ormai indispensabile e imminente dal punto di vista turistico degli Scavi di Stabiae passa anche per questo indispensabile recupero di legalità”, ha concluso il sindaco Bobbio.












