La descrizione fornita dalle vittime di una rapina, avvenuta nella serata del 19 marzo scorso in Frattamaggiore, nonché il prezioso contributo “dell’occhio elettronico” del sistema di videosorveglianza installato nei pressi di una banca, ha inchiodato tre giovani rapinatori. Vincenzo Burrasso, di 19 anni ed Egidio Garbato, di 22 anni, entrambi di Cardito, sono stati sottoposti a fermo dagli agenti del Commissariato di Frattamaggiore, perché responsabili, in concorso con R.C., di 23 anni, denunciato in stato di libertà, del reato di rapina aggravata. I poliziotti, a seguito della denuncia delle due giovani vittime, hanno avviato una serie di indagini per identificarne i responsabili, conclusesi nella mattina di ieri. Due rapinatori,infatti, giunti a bordo di una Smart For Two, discesero dall’auto mentre un terzo complice, R.C. li attendeva alla guida dell’auto ed avvicinarono la coppietta che stava camminando a piedi in Via Montegrappa, per impossessarsi dei loro averi. Gli agenti, da un sopralluogo effettuato sul posto, notarono che il sistema di videosorveglianza di una banca, ubicata nei pressi, probabilmente aveva catturato delle immagini utili per l’identificazione del terzetto. Dai fotogrammi acquisiti, infatti, i poliziotti sono riusciti a scorgere, seppur parzialmente, la combinazione alfa numerica della targa dell’auto dei rapinatori, nonché un dettaglio rilevatosi, successivamente, una prova in più per inchiodarli, ossia due adesivi di colore bianco apposti alla carrozzeria. Attraverso gli archivi elettronici di Polizia, gli agenti sono riusciti a risalire alla targa completa del veicolo ed al suo proprietario, risultata essere la madre di R.C.. Il giovane, solito frequentarsi con Garbato e Burrasso, è stato rintracciato alle prime luci dell’alba dai poliziotti, ammettendo le proprie responsabilità, cosa fatta anche dai suoi complici, fermati poco dopo. Garbato e Burrasso, riconosciuti senza ombra di dubbio dalle vittime, sono stati condotti al carcere di Poggioreale.