Napoli, emergenza rifiuti: situazione grave, disordini e manifestazioni

“Questa emergenza rifiuti è emergenza sanitaria” – cosi commenta il procuratore della Repubblica Giandomenico Lepore ”. A queste parole si uniscono quelle del cardinale Sepe: “Si è arrivati ad un punto di esasperazione per cui non si può vivere in una realtà del genere. Le istituzioni, e ciascuno di noi, faccia la sua parte per superare questa vergogna”

L’amministratore delegato di Asia, Daniele Fortini, non usa mezzi termini per inquadrare il dramma: “I rifiuti nelle strade di Napoli sono circa duemila tonnellate e l’Asia, l’azienda a totale partecipazione del Comune, riesce a raccogliere solo la produzione giornaliera di rifiuti, circa 1.200 tonnellate” – spiega – “Nelle prossime settimane sarà possibile incrementare il conferimento negli STIR, che al momento sono congestionati dal materiale destinato all’inceneritore e si potranno liberare gli impianti di tritovagliatura dalla frazione organica accumulata nelle aree di stoccaggio”.

Nonostante la piena emergenza, il governatore Caldoro non fa nessun passo indietro sulle responsabilità: “La vicenda si potrà trascinare ancora nel tempo, ma devo sottolineare tra le cinque province, solo a Napoli persiste il problema rifiuti: sono evidenti le responsabilità dell’amministrazione cittadina”.

Sta di fatto che al momento la situazione resta grave, si susseguono disordini e manifestazioni spontanee di rabbia da parte dei cittadini: in questi giorni sono stati riversati centinaia di sacchetti in via dei Pellegrini, in via Toledo e in via S.Teresa degli Scalzi. A Forcella i commercianti hanno bloccato le strade davanti alla pizzeria Trianon: i cassonetti sono stati rovesciati per strada. Situazione ancora più incontrollabile a Fuorigrotta: un gruppo di venditori ambulanti ha dato fuoco ai cassonetti della spazzatura posizionandoli al centro della strada in via Livio Andronico, successivamente un gruppo di donne ha minacciato di darsi fuoco con delle taniche di benzina. Cassonetti rovesciati ed alcuni dati alle fiamme anche in via Cinthia.

Pugno duro per scongiurare il rischio di vere e proprio guerriglie urbane: il prefetto Andrea De Martino  ha disposto la costituzione di una task force per prevenire altri incidenti. Intanto il commissario regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli ed il presidente provinciale Carlo Ceparano fanno sapere che c’è bisogno di ronde anche in Provincia, dove ci sono 7000 tonnelate di rifiuti tra Pozzuoli, Giugliano, Casoria, Melito, Marano e Quarto. “Nella sola frazione di Monteruscello a Pozzuoli – affermano Borrelli e Ceparano – sono concentrate circa 3.500 tonnallate di rifiuti. Quasi il doppio di tutta la città di Napoli: se non libereranno la zona dalla spazzatura, saremo pronti a realizzare un iniziativa clamorosa in difesa degli abitanti

Intanto le conseguenze dell’emergenza rifiuti sembrano essere peggiori dell’emergenza stessa: gli operatori turistici denunciano l’abbassamento delle presenze turistiche e le conseguente perdite di guadagni. Si stimano infatti circa 95 mila presenze in meno(rispetto al 2010) e ben 22 milioni di euro persi a fronte di tale calo.

Mario De Angelis

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