E’ iniziato il conto alla rovescia in casa Scafati Basket. Mancano pochi giorni, anzi poche ore alla data ultima per poter iscrivere la squadra al campionato nazionale di Legadue e nulla sembra però essersi mosso positivamente in tal senso. Anzi, tutt’altro. La situazione finanziaria del club di Viale della Gloria appare sempre più difficile e complicata. Con la conseguenza che il giocattolo sembra in procinto di rompersi definitivamente.
Negli scorsi giorni c’è stato un summit dirigenziale, che purtroppo non ha portato a nulla di buono. L’azionista di maggioranza Nello Longobardi ha messo sul piatto della bilancia una cospicua somma di denaro per continuare a tenere vivo il movimento cestistico scafatese, ma lo stesso non è stato fatto dagli altri pochi soci presenti all’incontro.
Complessivamente, tra sponsor e disponibilità di cassa dei soci, si riusciva a mettere insieme una somma corrispondente a poco più della metà del budget minimo occorrente per iscriversi al campionato, tesserare gli atleti, costruire una squadra dignitosa e onorare gli impegni fino alla fine della stagione. L’amministratore delegato Alessandro Rossano, che fino alla fine ha cercato in tutti i modi di salvare il salvabile e di iscrivere la squadra al campionato, sembra aver definitivamente mollato la presa. Stanco di trovarsi unico investitore, il dirigente gialloblù si sta rendendo conto che non ci sono le premesse per proseguire in questa avventura e pare che abbia già comunicato a tutti i soci, a mezzo fax, la sua chiara intenzione di cedere il titolo sportivo di Legadue.
Per l’acquisto del titolo, nelle ultime ore si era parlato prima di un interessamento della società di Sant’Antimo di patron Cesaro (che però, a quanto pare, prenderà parte alla nuova Legatre, ovvero alla Lega di Sviluppo), poi di quella della Fortitudo Bologna di patron Sacrati. Ma anche quest’ultima sembra essere lontana dall’acquisto del titolo sportivo di Scafati, il cui prezzo dovrebbe essere stimato intorno a 500mila euro.
Ad oggi non è ancora possibile pronosticare che cosa accadrà realmente e se il titolo sportivo di Scafati emigrerà in un’altra città, ma una cosa è certa: se tutto resta come ora, a Scafati non ci sarà più una squadra di pallacanestro che disputerà un campionato nazionale. Un gran peccato soprattutto perchè gran parte del roster, come Hunter, Baldassarre, Casini, Radulovic e altri, nonché il tecnico Giulio Griccioli e il suo staff, tutti reduci da una stagione straordinaria, rimarrebbero volentieri alle falde del Vesuvio per disputare un’altra stagione da veri protagonisti.
Il destino dello Scafati Basket è legato ad un filo. Un filo che potrebbe spezzarsi a breve, ma che tutti sperano possa rinforzarsi e durare ancora a lungo.
Antonio Pollioso