Napoli, chiesto l’annullamento del congresso di Futuro e Libertà

Il presidente del circolo napoletano professione ed imprese di Futuro e libertà Stanislao Filice dichiara: “nella giornata di oggi, si consumerà la farsa di un congresso virtuale per il rinnovo nomina del coordinatore cittadino di Futuro e libertà”.

Uno strano congresso, continua l’esponente futurista, convocato di fretta e furia,per di più in una giornata lavorativa senza dare una adeguata comunicazione alla cittadinanza, alla stampa e agli oltre mille iscritti, ai quali di fatto viene negata la partecipazione al voto.

Al danno della mancata partecipazione degli iscritti al congresso,continua Filice, si aggiunge anche la beffa, l’esclusione dal voto degli iscritti ai circolo ambientale professioni ed imprese, che ai sensi del regolamento avrebbero dovuto votare nella città eletta come sede del circolo, quindi Napoli, ma invece all’ultimo momento ,per motivi di opportunità politica,sono stati esclusi   dal voto.

Una pessima figura, degna della non politica di questa seconda repubblica che non vuole far crescere, anche nel nostro partito, nulla di libero e spontaneo, nessuna dialettica di confronto, nessun momento di crescita comunitaria, preferendo gli yes man che corrono a far numero, che fanno incetta di tessere, ai militanti che distribuiscono un volantino, organizzano un banchetto o un convegno, dichiara Finice.

Un congresso cittadino, in una città come Napoli, svolto senza un dibattito, senza tesi contrapposte, avrebbe potuto essere un momento di crescita per tutto il partito, ed invece, continua Filice, si riduce ad una acclamazione, senza merito, di un nuovo coordinatore cittadino reggente pro tempore scelto da una cricca a tavolino, meno male che Futuro e libertà, nel panorama politico italiano, avrebbe dovuto rappresentare la novità politica.

In queste ore, conclude Filice, l’avvocato  Francesco D’Ambrosio, iscritto a Futuro e libertà, presenterà  un esposto in virtù del quale, verrà chiesto l’annullamento del congresso cittadino del partito,per gravi irregolarità ai sensi dello statuto del partito,  a tutela degli interessi dei mille iscritti ai quali di fatto viene negato il diritto di voto e degli iscritti al circolo napoletano professione ed imprese, negati anche essi, del diritto democratico di partecipazione al voto.

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