Nella giornata di ieri (21 settembre) gli operatori ecologici in forza al cantiere di igiene urbana di Trecase, pur firmando il foglio di presenza, hanno poi deciso di “incrociare le braccia in segno di protesta nei confronti del Comune”, senza comunicare nulla né al Comune né all’Ecological Service, azienda affidataria del servizio di gestione della raccolta differenziata, determinando di fatto l’interruzione di pubblico servizio. Per espletare regolarmente il servizio di raccolta dei rifiuti e non arrecare disagi alla cittadinanza, tra l’altro collaborativa al punto da permettere di raggiungere costantemente percentuali di raccolta differenziata al di sopra del 50%, l’azienda ha prontamente provveduto a mettere a disposizione una squadra di lavoratori sostitutivi, che il 21 Settembre ha garantito i servizi minimi e, nella giornata di oggi 22 Settembre e fin quando l’astensione immotivata non avrà termine, espleterà tutti i servizi di raccolta e spazzamento (senza alcun costo aggiuntivo per il Comune).
L’astensione selvaggia dei dipendenti va considerata un’interruzione di pubblico servizio e non rientra nella disciplina dello sciopero dal momento che, in occasione di uno sciopero, la prima cosa da fare è rendere noto in anticipo la data in cui sarà effettuato e assicurare alcune prestazioni indispensabili (cioè il ritiro della differenziata alle utenze maggiormente sensibili, come le scuole, le mense, caserme, ospedali, ecc.), cosa che non è stata fatta dagli operatori astenutisi ma solo dall’azienda, grazie a una squadra sostitutiva.
Il sindacato dei lavoratori ha provato a giustificare “goffamente e tardivamente” (nella tarda mattinata del 21 Settembre, quando la protesta era già cominciata da diverse ore) il comportamento dei lavoratori appigliandosi a generiche problematiche che impedivano il regolare espletamento dei servizi (tra cui gli automezzi malridotti). In effetti gli automezzi, pur inizialmente efficienti, vengono spesso restituiti danneggiati all’azienda, che comunque, essendo dotata di una piccola officina interna, riesce a garantire la funzionalità del parco automezzi ogni mattina.
Probabilmente il vero motivo che ha indotto gran parte dei dipendenti ad astenersi arbitrariamente dal lavoro va rintracciato nel fatto che ad alcuni lavoratori, per problemi meramente amministrativi non è stato retribuita una mensilità, tra l’altro già liquidata a tutti coloro che avevano comunicato per tempo le proprie coordinate bancarie.
Dal canto suo l’azienda ce la sta mettendo tutta per evitare che tali situazioni degenerino come accaduto, con notevoli sforzi e sacrifici economici. L’auspicio è che in futuro possa essere ricercata da parte dei dipendenti una maggiore collaborazione con la ditta, estremamente sensibile alle esigenze dei propri dipendenti e rispettosa dei diritti della cittadinanza.