Dopo oltre otto ore di camera di consiglio, i giudici della ottava sezione del Tribunale del Riesame di Napoli hanno annullato per assenza di indizi di colpevolezza l’ordinanza di custodia cautelare in carcere spiccata nei confronti di SABATINO ORAZIO lo scorso 20 settembre nell’ambito della c.d. operazione “Alieno”.
L’iniziativa, coordinata dalla Procura di Torre Annunziata, aveva visto coinvolti 73 indagati, di cui 45 raggiunti da ordinanza di custodia in carcere, con l’accusa di appartenere a due bande, l’una dedita al traffico di stupefacenti, l’altra al contrabbando di sigarette provento di furti a tir e depositi del salernitano.
Nell’ambito dell’operazione “Alieno” il Sabatino Orazio, quarantenne commerciante di prodotti per la terra a Sant’Antonio Abate, era stato arrestato per concorso in traffico e spaccio di droga, con l’accusa di avere acquistato ingenti quantitativi di cocaina per poi rivenderli ad ignoti acquirenti sulle piazze di Terzigno, Boscoreale e comuni limitrofi.
La posizione dell’uomo è stata tuttavia riesaminata dal Tribunale di Napoli il quale, accogliendo in toto le argomentazioni difensive dei legali Avv.ti Michele Avino di S. Egidio del Monte Albino, e Lucia Carillo di Terzigno, ha annullato radicalmente la misura cautelare, disponendo la immediata scarcerazione del Sabatino, rimesso in libertà nella tarda serata del 10 ottobre.
Non vi sono, infatti, a parere del Collegio, elementi sufficienti a concretizzare indizi di colpevolezza a carico del commerciante di S. Antonio Abate, il quale, per i Giudici del Riesame, non è uno spacciatore e non è risultato coinvolto nelle vicende di traffico finite sotto la lente degli inquirenti.
Prive di valore indiziario sono poi apparse le circostanze valorizzate dagli inquirenti per sostanziare una così grave accusa.
A trarre in inganno il Giudice della cattura erano stati, infatti, gli assidui contatti che il quarantenne aveva avuto per circa due settimane con lo spacciatore Pescetto Giuseppe, anch’egli raggiunto dall’ordinanza del 20 settembre scorso, contatti che avevano fatto sospettare gli inquirenti di un coinvolgimento del Sabatino Orazio nelle attività illecite dell’uomo.
Tale quadro indiziario è stato definitivamente delegittimato di ogni valenza accusatoria, con piena soddisfazione dei difensori che, commentando a caldo il risultato, hanno dichiarato: “… La Giustizia ha restituito un innocente alla libertà e questo grazie alla coscienza ed allo scrupolo con cui i magistrati del riesame hanno esaminato e giudicato la posizione del Sabatino Orazio”.