Castellammare: solo in 15 firmano la sfiducia, Bobbio salvo

E’ stata una giornata di alti e bassi quella trascorsa dal sindaco di Castellammare Luigi Bobbio. In molti speravano fosse la sua ultima giornata da primo cittadino, invece il progetto di centrosinistra e moderati si è rivelato un flop. La giornata si è aperta con due notizie che hanno fatto temere il peggio all’ex pm: le dimissioni dell’assessore Giovanni De Angelis e la presunta firma di sedici consiglieri comunali di un documento di sfiducia per Bobbio. Proprio il fratello dell’assessore e leader dell’Intesa dei moderati, Massimo De Angelis, si è fatto promotore dell’iniziativa dopo il suo comunicato al vetriolo con cui le forze moderate prendevano le distanze dalla maggioranza di Bobbio. De Julio, Maiello, Federico, Esposito, Melisse e Pane, erano questi i consiglieri comunali pronti a fare gruppo con l’opposizione per fare fuori il primo cittadino. Avrebbero rassegnato le dimissioni insieme ai dieci consiglieri di minoranza portando allo scioglimento del consiglio comunale e all’arrivo del commissario prefettizio a Palazzo Farnese. E proprio quando i giochi sembravano fatti il consigliere di Uniti per Stabia, Umberto Pane, si è tirato indietro e non ha firmato il documento di sfiducia. Proprio lui che è il maggiore punto di riferimento in consiglio comunale del leader Massimo De Angelis. Nel momento in cui Bobbio sentiva più in pericolo la sua fascia tricolore era pronto a scendere a patti: ha proposto l’azzeramento della giunta, proprio quello che chiedevano i moderati in nome della ‘stabiesità’. Delusione tra i quindici firmatari che erano già pronti a cantare vittoria. Bobbio alla fine di una giornata carica di tensione si è salvato per una firma mancante. Ora il prossimo banco di prova è il consiglio comunale dove si dovrà votare la sfiducia al presidente Cimmino: mozione di sfiducia presentata da 18 consiglieri.

Raffaele Cava

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