Si è tenuta ieri mattina, presso la sala consiliare di Palazzo Farnese, una conferenza stampa in cui sono stati illustrati i punti salienti del protocollo d’intesa, firmato a Roma lo scorso 9 novembre, tra i vertici Fincantieri, l’amministrazione comunale, la Provincia, la Regione e il Rina. Seduti al tavolo erano il sindaco di Castellammare Luigi Bobbio, l’assessore al Lavoro Rosanna Angiò, il Governatore della Regione Stefano Caldoro e l’assessore provinciale Galdieri. La firma del protocollo, strumento necessario per la salvaguardia del cantiere di via Duilio e i suoi operai, è arrivata dopo un anno e mezzo di trattative ed incontri. I punti più importanti del documento sono: lo studio di fattibilità per il bacino di costruzione commissionato al Rina e finanziato dall’azienda; l’azienda conferma l’interesse per il sito stabiese ed il conseguente condizionamento della sua politica industriale; adeguamento strutturale e impegno per nuove commesse (oltre ai due pattugliatori per la Guardia Costiera); difesa dei livelli occupazionali (indotto compreso) con percorsi di sostegno al reddito e corsi di riqualificazione professionali. Le istituzioni presenti al tavolo ci hanno tenuto a precisare un aspetto: la tanto attesa sottoscrizione del protocollo è un buon risultato ma è solo il primo tassello di un percorso che dovrà terminare con la firma dell’accordo di programma. Già perché solo allora la missione si potrà dire compiuta. Con questo documento propedeutico al protocollo, si stabilirà quali saranno gli impegni economici che si assumeranno le varie parti in causa. La Regione ha ribadito la sua disponibilità al cofinanziamento per la realizzazione del bacino di costruzione. Rinnovamento infrastrutturale che è fondamentale per il rilancio dello stabilimento di via Duilio. Proprio sul bacino il primo cittadino stabiese ha precisato un aspetto riguardo il protocollo che era stato firmato nel 2009 dalla vecchia amministrazione dell’ex sindaco Vozza: “ Il precedente protocollo parlava di ‘bacino di carenaggio’ da realizzare tramite 300 mila euro della Regione che non c’erano. Inoltre sarebbero stati spesi inutilmente, perché al cantiere serve il bacino di costruzione. Quindi, cambiando questo aspetto, siamo dovuti ripartire da zero ed un anno e mezzo è stato un periodo breve”. La novità emersa dall’incontro è che verrà costituito un ‘comitato di coordinamento’ con la funzione di verificare l’avanzamento dei lavori ed arrivare alla firma dell’accordo di programma entro la fine del 2012. “Scriverò – ha detto Bobbio – al nuovo ministro Passera per chiedere la convocazione del comitato, convocazione che avrà tra i punti all’ordine del giorno la sollecitazione del Rina per la pronta consegna dello studio di fattibilità e per stabilire un’interlocuzione col nuovo ministro a cui sarà chiesta sensibilità nei confronti dei lavoratori”. “ Abbiamo scongiurato la chiusura del cantiere, il protocollo è un grande risultato – ha detto Caldoro – ma è il primo passo. Attiveremo subito il tavolo di coordinamento”. I lavoratori hanno salutato l’uscita di Caldoro da Palazzo Farnese al grido di “Lavoro, lavoro”. Loro, stufi di incontri e attese, canteranno vittoria solo quando a via Duilio arriveranno nuove commesse.
Raffale Cava