La Commissioneeuropea attenderà entro il 15 gennaio la risposta dell’Italia sulla gestione dei rifiuti a Napoli.
Come ha riferito all’ANSA Joe Hennon, portavoce del commissario UE all’Ambiente Janez Potocnik, “L’ UE ha deciso di accordare all’Italia una proroga fino al 15 gennaio per rispondere alla lettera di messa in mora della Commissione europea”.
“La lettera partirà entro mercoledi, ma la decisione però è già stata presa” ha proseguito Hennon. L’UE pare quindi abbia deciso di dare più tempo al nuovo governo italiano per sistemare, con le autorità locali, tutti gli elementi di risposta alla lettera di messa in mora inviata a Roma il 29 settembre scorso.
Sottolinea poi Hennon: “La normativa europea non permette una seconda proroga ad uno Stato membro”. Per Bruxelles si tratta quindi dell’ultima “chance”: in caso negativo l’Italia finirebbe inevitabilmente sottola Cortedi Giustizia dell’UE : “Proprio sull’ eventuale calcolo delle sanzioni, su cui decidela Corte Ue- ha spiegato il portavoce – considerando che l’Italia è un grande Paese, l’ordine di grandezza ipotetico sarebbe di numerosi milioni di euro”.
Nella lettera di messa in mora all’Italia, decisa lo scorso 29 settembre, l’UE chiedeva a Roma di “mettere fine con azioni precise e in tempi brevi” alla sentenza della Corte di giustizia dell’UE emessa 18 mesi fa, sulla gestione dei rifiuti a Napoli. La decisione di proroga appare quindi come una dimostrazione chela Commissionecrede nella possibilità dell’ Italia di farcela.
Appena due settimane fa tuttavia, il commissario Potocnik dal Parlamento europeo era stato molto severo con l’Italia e la situazione napoletana: “E’ una vergogna che va avanti da anni e i problemi si stanno accumulando, bisogna fare presto per attivare la raccolta differenziata”.
In merito alle recenti polemiche e alla pesante disinformazione, così il sindaco di Napoli, ha commentato la situazione, durante l’anteprima del docu-film sulla problematica degli inceneritori, “Sporchi da morire”: «Giugliano non diventerà lo sversatoio di Napoli, perché i rifiuti di Napoli andranno in Olanda. Abbiamo fatto tre siti di stoccaggio provvisori – ha ricordato il sindaco de Magistris – e prima di Natale appunto partiranno le prime navi per l’Olanda con 5mila tonnellate a settimana per due anni. E’ ancora una situazione provvisoria – ha continuato il sindaco – in quanto aspettiamo di capire sela Provincial’anno prossimo gestirà davvero, secondo la legge che deve entrare in vigore, lo smaltimento dei rifiuti: in quel caso, tutti i nostri progetti di smaltimento eco sostenibile (i 3 siti di compostaggio), subirebbero un grave stop».
Il sindaco De Magistris ha poi concluso: «La nostra vittoria contro l’inceneritore a Napoli, deve essere di sprone all’ amministrazione di Giugliano a contrastare con ogni mezzo la costruzione dell’ inceneritore in quel territorio, che comunque non è ancora stata ratificata».
Secondo quanto emerso dall’ audizione in Commissione parlamentare per le ecomafie di Raphael Rossi, presidente di ASIA l’azienda napoletana di igiene ambientale, le autorità olandesi non hanno ancora concesso le autorizzazioni al trasferimento di rifiuti di Napoli nel loro territorio
Mario De Angelis