Castellammare di Stabia versa oggi in uno stato di seria emergenza sociale ed economica. La destra che detiene la maggioranza consiliare e la coalizione di interessi che pesantemente la condiziona e la sostiene si sono rivelate del tutto inadeguate ad affrontare e risolvere i problemi di maggiore urgenza. D’altra parte un bilancio critico va anche redatto sui diciassette anni di amministrazioni di centro-sinistra, cui pure il Partito nostro ha partecipato.
Oggi, l’apparato produttivo locale, da Fincantieri alle Terme di Stabia, è a rischio di scomparsa, con conseguenze gravissime per tutti i lavoratori. Un futuro di sole precarietà e insicurezza sembra destinato ai giovani stabiesi. Oltre alle problematiche strettamente locali, la crisi economica internazionale e le politiche ferocemente antipopolari, condotte con uguale determinazione da Berlusconi prima e Monti poi, fanno sentire i loro effetti nefasti anche a Castellammare.
In questo quadro, crediamo sia dovere della sinistra e, innanzi tutto, dei comunisti, immaginare e proporre un modello alternativo di città che abbia al centro il lavoro, la giustizia sociale, la vivibilità, la solidarietà, l’ambiente, l’acqua e i beni comuni, i trasporti pubblici e gli spazi sociali.
Rifondazione Comunista intende discutere con tutti i soggetti associativi e di movimento, i comitati civici, i sindacati, i lavoratori ed i cittadini stabiesi per raccogliere le esperienze, le idee e le energie necessarie a mettere in piedi proposte concrete ed efficaci per la trasformazione della città di Castellammare.
Domani giovedì 15 dicembre alle ore 18 e 30 il Prc stabiese ne discuterà in un’assemblea pubblica che si svolgerà al circolo “Giuseppe Ricolo” di piazza Matteotti. Le conclusioni saranno affidate ad Antonio D’Alessandro, segretario della Federazione di Napoli.








