E’ appena passato il Natale, eppure il numero uno del sodalizio corallino attende ancora il suo regalo, e spera di poterlo attendere almeno fino a maggio, quando si concluderà la sessione regolare del torneo: “Sei punti dalla vetta non sono una voragine e con un intero girone di campionato ancora a nostra disposizione ci sono i margini per cercare quest’ennesima risalita. E’ vero, davanti a noi ci sono quattro-cinque compagini e tutte di alto livello, ma noi non siamo da meno e crediamo di potercela ancora giocare con tutti. Di sicuro daremo il massimo finché la matematica non ci condannerà ad alzare bandiera bianca”. Se i calciatori torresi non vogliono deludere le fiduciose aspettative del loro presidente, però, sarà bene che si rendano protagonisti del colpaccio in casa del Nardò, squadra che vanta tre punti di vantaggio su di loro, altrimenti la classifica potrebbe diventare un po’ troppo lunga per gli uomini di Liquidato, visto appunto il manipolo di squadre che già può guardare la Turris dall’alto in basso. Una vittoria, invece, non potrebbe che galvanizzare l’ambiente ( per la verità un po’ troppo spento e sfiduciato negli ultimi tempi: anche prima della gara col Casarano sono apparsi volantini di protesta nei confronti della società) e dare quella necessaria carica agonistica, che diventa anche un carburante per affrontare col giusto piglio l’intero lavoro settimanale. L’incontro, pure piuttosto importante di domenica, passa in secondo piano, però, dopo le sorprendenti dichiarazioni del presidente in merito alle continue manifestazioni di protesta verso la sua figura. Gaglione si è detto stufo dell’ atteggiamento ostile mostrato nei suoi confronti dai tifosi, dai quali invece si aspetterebbe sostegno e ringraziamenti per aver riportato la Turris a competere per la Seconda Divisione e ha pertanto annunciato che alla fine del campionato, al di là della categoria nella quale militerà la squadra, egli non la iscriverà ad alcuna competizione.
MICHELE DI MATTEO