Il giorno 16 gennaio alle ore 10,30, presso l’Episcopio di Castellammare di Stabia, l’Arcivescovo di Sorrento-Castellammare di Stabia, S.E. Mons. Felice Cece ha ricevuto in udienza il Sindaco di Castellammare di Stabia, dott. Luigi Bobbio e il Dirigente del Commissariato di P.S. di Castellammare, dott. Ferdinando Rossi.
L’incontro, cordiale e chiarificatore, ha inteso mettere fine alle tante discussioni e incomprensioni alimentate, da mesi, dalla stampa e propaganda mediatica, intorno alla processione di San Catello. Durante l’incontro sono state evidenziate le molteplici problematiche sociali di cui soffre la città di Castellammare di Stabia provocate anche dal fenomeno camorristico, la necessità di un’azione sinergica di tutte le istituzioni che operano sul territorio cittadino, il dialogo fatto nelle sedi opportune nonché la sana collaborazione tra la Chiesa e la comunità civile, entrambe a servizio della persona umana. Si è anche sottolineato come il vero bene di quest’ultima può essere perseguito solo in un contesto di collaborazione fra le due autorità. Ogni ingerenza o sconfinamento di un’autorità nel campo dell’altra accompagnato da contrasto o da sospetto porterebbe a conseguenze nefaste per il bene comune.
Inoltre, l’Arcivescovo ha ricordato che la Comunità Diocesana di Sorrento-Castellammare di Stabia, in tutte le sue componenti, è da sempre impegnata, con i mezzi che gli sono propri, a sradicare il “cancro” della camorra dal nostro ambiente, a educare alla legalità e a dare speranza reagendo alla tentazione della sfiducia. In questo difficile compito siamo tutti coinvolti, ma è necessario attivare tutti quei processi educativi che portano alla formazione di coscienze nuove passando dalla “facile unità contro” alla “feconda unità per”.
Per quanto concerne, infine, l’organizzazione e lo svolgimento della processione di San Catello e di tutte le feste patronali e manifestazioni religiose, l’Arcivescovo ha confermato che la Chiesa di Sorrento- Castellammare di Stabia, con il suo stile e per il compito che le compete, nel rispetto e nell’autonomia della comunità civile, continuerà a riferirsi al Direttorio liturgico-pastorale che si è dato sin dal 1995 e a collaborare con le istituzioni per il progresso umano e sociale della città di Castellammare di Stabia e fare tutte quelle scelte necessarie per essere sempre più una Comunità impegnata e coraggiosa capace di incarnare il Vangelo nella città dell’uomo.










