Il prodotto, venduto come olio extra vergine d’oliva proveniente dalle zone più pregiate della Penisola Sorrentina proveniva, invece, dalla Puglia.
Importante operazione del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale e Forestale del Corpo forestale dello Stato di Napoli (CFS), che nelle festività pasquali, in collaborazione con i Nuclei di controllo agroalimentari di Benevento e Roma, ha sequestrato oltre 700 litri di olio extra vergine d’oliva, in un’azienda della Penisola Sorrentina.
L’operazione – si apprende dal comunicato del CFS – è scattata in seguito ad un controllo per la tutela alimentare presso un’azienda olearia della Penisola Sorrentina. I due lotti sequestrati erano stati classificati come olio extravergine d’oliva proveniente dalle zone più pregiate della Penisola Sorrentina. I controlli di rintracciabilità effettuati sulla merce hanno stabilito, invece, che l’olio utilizzato era di provenienza pugliese. Anche le etichette presenti sulle confezioni dei lotti di olio riportavano indicazioni mendaci, perché non vi era corrispondenza tra etichettatura ed effettiva provenienza del prodotto.
L’operazione – fanno sapere gli agenti del CFS – rientra nell’ambito dei controlli sulla sicurezza alimentare sull’extravergine d’oliva disposti dal Comandante Provinciale del Corpo forestale dello Stato che ha dichiarato quanto sia importante controllare tutta la filiera alimentare che rende più trasparente un mercato che rappresenta, per il nostro agroalimentare, un punto d’eccellenza indiscutibile. Non si tratta solo, infatti, di tutelare i consumatori ma anche di impedire una concorrenza sleale che penalizza i produttori corretti e onesti.
Oltre al sequestro dei lotti di olio contraffatto, i Forestali hanno denunciato il legale rappresentante dell’azienda per frode in commercio.
F.Font.