Per il primo cittadino di Torre Annunziata, avv. Giosuè Starita, la “road map” della sua campagna elettorale ha previsto un incontro con i pescatori della città oplontina sulla motonave “Filomena Prima”, ormeggiata nel porto di Torre Annunziata. Scenario non casuale ma ricco di significato essendo la “Filomena Prima” l’ultima tonnara superstite, benché in disarmo, di una flotta che contava ben dieci tonnare e che dava lavoro a circa 150 persone. La pesca del tonno in città è andata scemando alla luce delle leggi comunitarie europee che, nel cercare di tutelare la presenza della specie nel Mediterraneo, ne ha impedito lo svolgimento decretandone la fine. “Il mare rappresenta una risorsa straordinaria e si può facilmente comprendere che valenza può avere per una città, come la nostra, che si affaccia per tutta la sua lunghezza sul mare – afferma il sindaco Starita ai rappresentanti delle cooperative di pescatori presenti – Dobbiamo amaramente prendere atto che nell’arco dei decenni la nostra comunità non ha mai saputo investire adeguatamente in questo ambito ed è arrivato il momento di doverlo fare con ingenti sforzi e grande impegno. Il primo passo che andava fatto, e che in questi anni abbiamo concretizzato va nella direzione di ridurre, per poi debellarlo del tutto, l’inquinamento delle acque, affinché il nostro mare possa ritornare quanto prima balneabile dando vita ad un indotto virtuoso del settore turistico. Abbiamo spiagge che non sono secondarie per bellezza ad altre del golfo partenopeo”. Un mare pulito è la premessa per qualsiasi iniziativa imprenditoriale e di rilancio economico della città se si vuol puntare sul turismo ed è lo stesso Starita ad indicare gli obiettivi che l’amministrazione è riuscita a concretizzare: “In questi anni abbiamo portato avanti un lavoro intenso e non son mancati i risultati. Rispetto agli sversamenti degli scarichi fognari dobbiamo evidenziare che già la città di Boscotrecase non sversa più nel nostro mare, che circa il 50% degli scarichi della nostra città vanno direttamente al depuratore del Sarno e tra qualche mese sarà l’intera rete fognaria oplontina ad esserne interessata. Considerando che alle città di Torre Annunziata e Boscotrecase si associano tante altre realtà che andranno a sversare i loro scarichi al depuratore del Sarno, sicuramente nell’estate 2013 il nostro tornerà ad essere un mare balneabile”. Un impegno pubblico che il sindaco prende innanzi ai suoi concittadini. La città di Torre Annunziata deve puntare sulle sue bellezze naturali e storiche che non possono esser riprodotte in nessuna altra parte del globo, così come invece sta avvenendo per la produzione industriale. Voler godere in prima persona di tali bellezze vuol dire venire fisicamente a Torre Annunziata. In tante altre realtà simili a quella torrese i pescatori hanno rimodulato i loro servizi trasformandosi in operatori turistici dando via alla pesca-turistica. “La pesca nella nostra città paga lo scotto di norme comunitarie che vengono legiferate senza avere una conoscenza diretta e minuziosa delle realtà locali – tuona il sindaco Starita – Da qui la necessità di dar vita a percorsi di sostegno ai nostri pescatori, portando avanti le loro istanze attraverso i canali della politica e quelli istituzionali affinché le loro interpellanze trovino eco nelle sedi opportune, ma al tempo stesso bisogna dar vita ad un percorso di affiancamento che dia nuova collocazione ai tanti pescatori attraverso il lancio della pesca sportiva o quella turistica che in tante realtà caratterizzate da simili peculiarità hanno trovato risposte concrete e fattive”. Immaginare un futuro roseo per la città di Torre Annunziata vuol dire valorizzare il suo tesoro più prezioso e le attività ad esso legate: il mare.